Quando guadagni molti soldi, rischi di farti del male: c'è chi cade nelle grinfie del gioco, chi dell'alcol, come l'ex difensore dello United. L'ex centrale inglese ha vinto parecchio, ma avrebbe potuto fare qualcosa in più se non avesse...
Troppi soldi, troppo alcol, troppo tutto. La storia del calcio è piena di giocatori che si sono letteralmente buttati via per aver sfidato troppo il loro fisico tra troppe pinte e vodka senza fine. Oltremanica George Best resta l'emblema di tutto questo, ma è in "buona" compagnia. L'ultimo a vuotare il sacco è Rio Ferdinand, che oggi fa l'opinionista con un pizzico di rimpianto per come sono andate le cose da calciatore. Ma il numero di trofei vinti non c'entra: aver indossato la maglia del Manchester United è stato utile in questo senso. Rio vorrebbe riuscire a ricordarsi tutto, ma alcune parti sono offuscate perché da ragazzo ha bevuto troppo...
TROPPO ALCOL - Ha richiato di bruciarsi in fretta per colpa dell'alcol buttato giù quando era una promessa del West Ham: nelle stagioni ad Upton Park purtroppo Rio Ferdinand ha alzato troppo il gomito non solo nei contrasti di gioco... e oggi se ne dispiace! Il difensore ha raccontato il suo travaglio ai microfoni del Guardian: "Quando ero più giovane, ero un pazzo... I ricordi della mia carriera sono confusi, la gente parla di alcuni momenti di gioco, io mi siedo e annuisco. Non ho idea di che cosa stiano parlando, non ricordo". Allora l'ex difensore non badava a spese: "Esageravo... Potevo superare otto, nove, dieci pinte di birra. Poi passavo alla vodka. Sarei potuto andare avanti a bere tutto il giorno". Come sarebbe andata se non avesse esagerato così tanto?
QUALCHE RIMPIANTO - Ferdinand ha vissuto al limite negli anni con gli Hammers e lo rimpiange: "Allora c'era una cultura diversa rispetto ad oggi. Quando io ero al West Ham pensavamo al calcio, a bere e ai nightclub. Alle persone che mi chiedono se ho qualche rimpianto da giocatore, dico che non avrei dovuto bere alcolici". Oggi molto è cambiato e i calciatori conducono una vita più sana, merito dei manager stranieri che negli ultimi vent'anni hanno quasi rimpiazzato la cultura britannica che un tempo pullulava in Premier League. Ferdinand però non ci ha rimesso, calcisticamente parlando, le penne: "Sono stato fortunato, ho avuto una capacità naturale per superare quel periodo della mia vita". Ma Rio ha rischiato grosso prima di diventare Ferdinand, la leggenda del Manchester United.
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