Sei anni al Liverpool, ma quando Klopp si è seduto sulla panchina dei reds ha capito davvero cosa sia la pressione...
Sei anni al Liverpool. Dall'8 ottobre del 2015 sulla panchina dei reds. Buon anniversario a Jurgen Klopp, tecnico dal curriculum immacolato. Si è lasciato tra baci e abbracci sia con il Mainz che con il Borussia Dortmund. E con il Liverpool è ancora in... luna di miele. Eppure quando ha messo piede ad Anfield, non è stato facile. Come raccontato qualche tempo fa a Sky Sports, ha dovuto chiedere alla dirigenza di non giudicarlo immediatamente. Altrimenti, persino l'allenatore campione d'Europa e capace di restituire la vittoria del campionato al Liverpool dopo 30 anni (ancora non esisteva la Premier) avrebbe rischiato di essere fagocitato dall'importanza del club di Anfield.
ESONERO - Klopp arriva per sostituire Brendan Rodgers. Una partenza a ostacoli, con la squadra che non carbura immediatamente e la paura di bruciarsi. "Era evidente che non avrei potuto sistemare tutto in un attimo. Ho dovuto chiedere tempo alla dirigenza, lo ammetto. Sapevo che nella mia carriera non ero mai stato esonerato. Ma ero consapevole che se non avessi portato risultati, non avrei evitato il licenziamento. Ecco perché quando ho iniziato al Liverpool ho detto ai tifosi e alla stampa che se dopo quattro mi aveste ancora trovato ancora seduto in panchina ad Anfield, qualcosa di buono sarebbe accaduto". Ne sono passati sei. "Ma non ho chiesto tutto quel tempo comunque..."
MENTALITÁ - Per fortuna del Liverpool, la dirigenza ha avuto pazienza. Tradottasi poi in lungimiranza. "Sette otto partite dopo quella richiesta, le cose andavano bene e i proprietari erano molto contenti di me e del mio staff. Dopo quel periodo, ho capito e hanno percepito che eravamo sulla strada giusta. E da quel momento in poi, non hanno mai più messo in dubbio il nostro lavoro. C'è solo stata tantissima fiducia nei nostri confronti". Certo, per vincere ci è voluto un po'. "Non abbiamo mai pensato troppo a quando abbiamo perso finali e cose simili, come la League Cup contro il City, l'Europa League contro il Siviglia o la Champions contro il Real Madrid. Gli opinionisti dicono sempre che se non si vice occorre cambiare. Ma qui non ci hanno pensato neanche una volta". E alla fine, quella fiducia è stata ripagata...
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