Negli ultimi anni, la tendenza ad acquistare giovani di talento per cifre iperboliche è stata sempre più costante. E poco importa che il Covid-19 abbia creato parecchi problemi economici, alcuni club hanno comunque deciso di investire parecchio su calciatori considerati stelle del prossimo futuro. Come ha fatto il Wolverhampton, che si è portato a casa Fabio Silva, da molti considerato l’erede di Cristiano Ronaldo. Per il portoghese (neanche a dirlo), i Wolves hanno versato 40 milioni nelle casse del Porto. Un colpo in prospettiva, certo, ma abbastanza costoso. E che può creare qualche malumore, se poi il calciatore in questione…finisce nella squadra riserve.
POCO SPAZIO – Eppure, come spiega AS, il rischio è concreto. Fabio Silva è arrivato in Inghilterra con le stigmate del predestinato, ma di spazio per lui nell’undici titolare di Nuno Espirito Santo sembra non essercene. Normale, quando davanti c’è un certo Raul Jimenez. Il centravanti portoghese finora ha giocato appena 40 minuti in Premier League e l’unica presenza da titolare è arrivata nella sconfitta contro lo Stoke City in Carabao Cup. Vero, Fabio Silva è un classe 2002, quindi di tempo per brillare ne avrà. Ma nel frattempo, il club sta considerando di fargli accumulare minuti giocando con la squadra delle riserve nella Premier League 2.
UNDER-23 – Lo stesso tecnico ha spiegato che la possibilità di vedere il portoghese schierato con l’Under-23 non è poi così campata in aria. Del resto anche Vitinha, arrivato sempre dal Porto in prestito con diritto di riscatto, ha già fatto la stessa trafile. Certo, ma il centrocampista non è costato nè costerà 40 milioni di euro, come invece è avvenuto per il compagno di squadra. Una situazione che ricorda un po’ quelle di Vinicius e Rodrygo, entrambi acquistati dal Real Madrid per 45 milioni di euro, ma che prima di entrare nella prima squadra dei Blancos hanno dovuto fare un giro al Castilla. In quel caso, però, era un problema di spazio in rosa per gli extracomunitari. Qui…è scelta tecnica. E anche assai costosa.