L'ex attaccante colombiano, una volta grande obiettivo delle big, si è ritirato e ha intrapreso tutt'altra carriera, fa il cantante di musica religiosa. Ma non dimentica...i suoi peccati, che lo hanno portato a riscoprire la fede.
Ha brillato nel Porto, all'Atletico ha fatto più fatica del previsto, è stato vicino al Milan ma è finito in Cina... La carriera di Jackson Martinez ha preso una piega che nessuno si sarebbe aspettato. I fasti vissuti col club portoghese nel triennio 2012-15 sono un lontano ricordo e l'esperienza al Guangzhou Evergrande (che sborsò 42 milioni di euro e gli offrì uno stipendio di 12,5 milioni l'anno) si è rivelata un flop. Oggi l'ex attaccante colombiano si è ritirato e ha intrapreso tutt'altra carriera, fa il cantante di musica religiosa ed è al suo secondo album. Un avvicinamento, quello alla fede, che lo ha salvato da una vita che si stava rivelando troppo piena di vizi.
PECCATI - Il colombiano infatti non dimentica quanto gli è accaduto negli ultimi anni di carriera e lo ha raccontato qualche mese fa in un'intervista a Canal 1. "Vivevo una vita fatta di lussuria e di peccato, mi divertivo peccando perchè la vedevo come una cosa normale, come del resto fa tutto il mondo. Non vedrai Dio come il tuo tutto se non quando non sarà l'unica cosa che ti resta. Ed ecco perchè ho preso la decisione di concentrarmi su di lui". Insomma, la religione come liberazione da una serie di eccessi. "Nel mio caso è stato quando ho cominciato a capire che alcuni degli amici con cui andavo alle feste volevano altro. Mi circondavano di alcol, di sigarette e di tante altre cose". E la carriera ne ha risentito.
INFORTUNI - Ora, Jackson Martinez canta e non corre più in campo. Anche perchè, oltre a una vita dissoluta, ci si è messa anche la sfortuna a fargli decidere di smettere. Il colombiano ha vissuto i postumi di un brutto infortunio alla caviglia sinistra, che lo ha condizionato per quasi due anni (tra 2016 e 2018), al punto che gli creava problemi a dormire. L'ultima esperienza calcistica è quella con il Portimonense, al termine della quale, ad appena 34 anni, l'ex bomber ha annunciato il ritiro. Nel frattempo, però, ha trovato Dio e anche un nuovo talento. E ora li combina, cercando di portare il suo messaggio anche a chi si avvicina al mondo del calcio. Che non è sempre rose e fiori come può sembrare...
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