La prima semifinale è del Foggia Calcio. I rossoneri battono allo Zaccheria la Juventus Next Gen con fatica e merito. I ragazzi del tecnico gallo fermano una Juve che di fatto allo Zaccheria non vince dal 1976 (1-0 gol di Bettega). Certo è un’altra Juve, è quella dei ragazzi che partecipano a un campionato di Serie C, ma la base societaria è la stessa.

PRIMO TEMPO – La Juventus ha il miglior abbrivio. Al 2′ un cross di Iocolano trova la testa di Pecorino che stacca bene ma manda di poco sopra la traversa. Quando però il Foggia risponde passa in vantaggio. Cross di Peralta e Huijsen, il più giovane in campo (classe 2005) in spaccata segna nella propria porta nel tentativo di anticipare Ogunseye. Il gol non stordisce la Juventus che piano piano conquista spazi e metri con una fitta trama di scambi nello stretto e verticalizzazioni per premiare i numerosi inserimenti dei centrocampisti. La Juve pressa e con Poli prova la conclusione dalla lunga distanza: palla a lato. Lo imita al 19′ Peralta: stesso tiro, medesimi effetti. La spinta incessante dei bianconeri si concretizza al 21′ con il pareggio. Angolo da destra e colpo di testa vincente di Poli. Terzo tempo perfetto, nessun contrasto e palla che si incastona nel sette. Poi molta Juve senza però particolari pericoli per il Foggia che nel recupero con Petermann arriva al tiro ma fuori misura: palla alta.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Foggia entra in campo con grande determinazione. La Juve palleggia e gioca bene ma quando non ha il pallone, o peggio, lo perde nella fase offensiva, ogni possibile azione diventa un contropiede pericolosissimo. Le azioni sono tutte del Foggia. Al 1′ s.t. subito proteste per un fallo di mano in area juventina su percussione di Ogunseye, ma l’arbitro lascia proseguire. Poi al 9’s.t. il Foggia va di nuovo in vantaggio. Il portiere sbaglia il disimpegno e serve a Ogunseye un pallone da spingere in rete. Tanti ringraziamenti e 2-1. I rossoneri danzano sul campo. Al 13′ s.t. Peralta triangola con Ogunseye e va al tiro dal limite dell’area piccola, ma la palla esce di poco fuori. Al 22′ su cross da sinistra Rujtens calcia a rete da due passi ma Iocolano salva sulla linea. Poi+è tutta lotta. Agone. Fatica. E il Foggia, pur mancando il contropiede giusto, porta a casa una vittoria preziosa in attesa del match di ritorno.

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