Non è bastato il successo sul Lilla di domenica a riportare il sereno: la situazione è ancora tesa. Zizou è il grande sogno per il futuro, ma la tifoseria invoca il ritorno di Thiago Motta, considerato dal presidente Al Khelaifi come un predestinato. Sullo sfondo ci sono anche Mou e Conte
E’ stata una boccata di ossigeno, ma Christophe Galtier, nonostante la vittoria all’ultimo respiro di domenica sul Lilla (4-3), rischia sempre di finire soffocato in una crisi rimasta nell’aria. Insomma, domenica a Marsiglia, il tecnico si gioca di nuovo il futuro sulla panchina del Psg. Una panchina per cui non mancano candidati. Tanti i nomi che circolano, dal sogno Zidane al clamoroso rientro di Tuchel. Senza dimenticare le piste che portano ai vari Mourinho, Conte e Thiago Motta.
COLPO ZIZOU
—Il sogno per l’emiro e per i tifosi francesi è Zidane che fino a dicembre aveva declinato ogni proposta, preferendo tenersi libero per la Francia. Un piano fallito con la conferma di c.t. Deschamps alla guida dei Bleus. Oggi Zizou tornerebbe in auge anche come il colpo ad effetto ideale per coprire un eventuale tonfo in Champions. Zidane però vorrebbe garanzie di autonomia sportiva e di non ingerenza nella gestione dello spogliatoio. Che poi secondo i media francesi sono anche le richieste di Tuchel, riemerso a sorpresa come candidato nonostante l’esonero nel dicembre del 2020, pochi mesi dopo aver portato il Psg alla prima finale di Champions. Il tedesco che la Champios la vinse subito dopo con il Chelsea, chiederebbe inoltre scuse formali da parte del club.
PREDESTINATO MOTTA
—Sui social, una parte dei tifosi parigini invoca invece il ritorno di Motta. L’attuale tecnico del Bologna, con cui è sotto contratto fino al 2024, fu molto vicino al Psg la scorsa primavera per il post Pochettino. Come scritto dall’Equipe in autunno, Motta era il prescelto del presidente Al Khelaifi che ha sempre considerato l’ex centrocampista (2012-2018) un predestinato. Come d’altronde l’emiro del Qatar che ancora prima di affidargli la primavera del Psg nel 2018-19 lo aveva soprannominato “coach”, ossia “mister”. Motta inoltre era presente con Allegri e Conte nella short-list per il dopo Tuchel, e fu avvicinato all’epoca dall’allora d.s. Leonardo che lo considerava il profilo giusto per tener testa alle stelle parigine. Poi però da Doha arrivò l’input per ingaggiare Pochettino.
PISTA MOU
—Lo scorso giugno, Campos chiamò prima e incontrò poi l’italo-brasiliano. Un appuntamento in Portogallo di pura diplomazia, per soddisfare una richiesta del presidente. Campos in realtà aveva già scelto l’amico Galtier, con cui aveva costruito lo scudetto del Lilla (2021). Infine, non mancano voci che evocano in primis l’approdo di Mourinho, ormai non più in grande sintonia con la proprietà della Roma e che da sempre viene associato al club dell’emiro del Qatar. Mou, apprezzato a Doha, ha già lavorato con Campos ai tempi del Real Madrid, ma non è detto che il d.s. possa resistere a un eventuale crollo in Champions, visto che gli era stata assegnata la missione di portare ai vertici europei il Psg. Altre piste infine conducono ai soliti sospetti, tra cui Antonio Conte. L’attuale allenatore del Tottenham - nel mirino del fondo Qsi, proprietario del Psg, per rilevare una quota di minoranza - gode di una reputazione di sergente di ferro, da far valere pure con le varie star che Galtier fatica a domare.
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