L’inventore di questo gesto tecnico non è noto, ma si tratta di una giocata tipica dei grandi del passato - l’immenso Pelè, Di Stefano, Cruijff - che stride fortemente con il calcio muscolare di oggi
L’etimologia della parola porta alla sua radice, cioè alla sua vita. “Sombrero” deriva da “sombra”, che significa “ombra”. "È il cappello caratteristico, alto di cupola, a falde larghe e rigide, in uso in Spagna e nell’America latina” insegna il dizionario Treccani. Protegge dalla violenza del sole e tiene in ombra la testa e il volto. E fin qui siamo all’uso comune del termine. Poi vi è un senso metaforico che porta il linguaggio direttamente sopra un campo di calcio, con l’erbetta rasata o spelacchiato che sia, oppure su una spiaggia, o in un cortile, ovunque insomma vi sia un pallone e due giocatori che si sfidano.