All'Hertha giocava poco, senza incidere e segnare. Ma ora il gol all'Augsburg da subentrato e l'infortunio di Cordoba gli regalano una nuova chance
Un'altra occasione. Da sfruttare assolutamente. Come fosse un'irresistibile palla gol. L'avventura di Krzysztof Piatek all'Hertha Berlino, per il momento, non è esaltante. Pagato 24 milioni, è l'acquisto più costoso della storia del club berlinese, eppure si è rapidamente trasformato in panchinaro. Arrivato in Germania per volontà di Klinsmann (all'epoca allenatore dei biancoblù), da quando, ad aprile, sulla panchina dell'Hertha si è seduto Labbadia, l'ex attaccante del Milan, di partita in partita, è finito in secondo piano. Compresa la scorsa stagione è stato schierato titolare 6 volte su 16 partite di campionato. Lo scorso 25 settembre (contro l'Eintracht) è stato perfino sostituito a fine primo tempo.
In questa stagione, di giornata in giornata, Labbadia gli stava dando sempre meno spazio: nella prima di campionato è rimasto in campo per 61 minuti, alla seconda 45, alla terza 22, alla quarta 12 e alla quinta appena 6, alla sesta 8. Poi, sabato scorso, è entrato al 46' ed ha segnato il suo primo gol stagionale. Una svolta non casuale.
L'OCCASIONE
—A Piatek, Labbadia preferiva Jhon Cordoba, arrivato in estate per 15 milioni dal Colonia. Il colombiano, in questo inizio di stagione, aveva già segnato 3 gol. Difficile per il tecnico rinunciare a lui e al suo stile di gioco. Il sudamericano, rispetto a Piatek, cerca molto più la profondità, è più veloce, più tecnico. Sabato scorso però il colombiano si è rotto i legamenti della caviglia. Resterà fuori almeno tre mesi. E per Piatek, proprio quando il calo sembrava inesorabile, è arrivata l'occasione per rilanciarsi. Sabato, in parte, l'ha sfruttata, segnando il 3-0 all'Augsburg. Mister Labbadia dovrà dargli spazio. “Dobbiamo adattare il nostro gioco a lui, ma anche lui deve fare qualcosa per la squadra”, ha spiegato il tecnico. Ma Piatek ha un'altra occasione per diventare il pistolero ammirato in Italia. Un'occasione da sfruttare, come fosse un'irresistibile palla gol.
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