Stella del calcio a diciott’anni, acquistato dal Real ad appena venti e spedito via a ventitrè. Non si può certo dire che quella di Royston Drenthe non sia stata una carriera lampo, in tutti i sensi. Ma quella che sembrava la fortuna di una vita, l’approdo al Bernabeu, lo ha segnato. Dopo quell’esperienza, il terzino olandese ha giocato solo in squadre non certo eccezionali e ora, a 33 anni, dopo un primo ritiro e una carriera da rapper, è sotto contratto con il Real Murcia, club dilettante di Tercera Division, il corrispettivo della nostra Serie D. Colpa anche un po’ sua e di una vita non proprio da professionista. Le sue confessioni pubbliche rilasciate nel corso degli anni lo spiegano bene.

CONFESSIONI – Guai però a pensare che l’olandese non la stia vivendo con il sorriso. E a dimostrarlo c’è l’intervento a El Partitazo de Cope. La celebre trasmissione non si è fatta scappare l’opportunità di intervistare quello che a modo suo è…un mito della storia recente del Real. E Drenthe ha parlato della sua nuova avventura, ma non solo. Anche la sua vita sregolata è stata decisamente argomento di discussione… “Ho sette figli con quattro donne diverse, ma adesso sono single”. E con qualche chilo di troppo, come spiegano bene delle foto che sono già diventate virali. “Devo riprendere pian piano, ma non sono in condizione di giocare, penso di dover perdere tre chili. Ma da lunedì, dieta. Purtroppo ho sempre mangiato molto, le mie zie cucinano molto bene…”.

(Photo by Dino Panato/Getty Images)

MADRID – Insomma, l’ironia non manca a Drenthe, che pure vuole rimettersi seriamente in gioco. “L’obiettivo è dimostrare che non sono qui per prendere in giro nessuno, arrivare a fine stagione e capire cosa dirà il mio corpo”. C’è tempo anche per parlare del Real e dei…bei vecchi tempi. “Ho bellissimi ricordi, Madrid è casa mia. All’inizio il mio migliore amico era Robinho e poi c’era anche Guti. Il Buddha non esiste più, ma era il miglior locale per uscire. Ma ora ho 33 anni e certe cose non le faccio più”. Sicuri? Beh, con un tipo come il terzino olandese non si può mai essere certi di nulla. Tranne del fatto che sarà in grado di sorprendere tutti…

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