Non convince il Foggia che esce dallo Jacovone con un pareggio. I rossoneri patiscono il 4-3-3 speculare dell’avversario, non riuscendo mai a prendergli le misure. Il Taranto di Laterza (sempre imbattuto contro il Foggia, fin dai tempi di Fasano) è padrone in mezzo al campo e capace di fare per oltre un’ora di gioco quello che ai satanelli (con l’eccezione dell’occasione capitata tra i piedi di Garofalo) non riesce praticamente mai o quasi : le ripartenze. Conforta la sola prestazione della terza linea, mentre l’infortunio di Dalmasso è da derubricare fra gli errori “di crescita”: l’importante è apprenderli in fretta.

DALMASSO 4 / Fra i pali aveva fatto il suo ma l’errore è purtroppo decisivo: la papera è grossa ed è preceduta da qualche insicurezza di troppo già vista nelle uscite precedenti. Può capitare e non gli va buttata la croce addosso: farà tesoro dell’esperienza di oggi.

NICOLAO 7 / Si fa 40 metri di discesa inarrestabile, fino ad obbligare Granata all’autogol: ma il merito è tutto il suo. Con 4 assist e il gol “procurato” di oggi è il giocatore più decisivo dell’ultima striscia di torneo. 

SCIACCA 7 / I veloci ribaltamenti del Taranto sono uno stress test decisamente impegnativo: lui e Girasole lo affrontano con concentrazione e buona capacità di lettura delle situazioni di gioco. Fa anche un bel cross per Ferrante, ricevendo nel finale dallo stralunato signor Maggio di Lodi un’ammonizione talmente assurda da rasentare il grottesco.

GIRASOLE 6,5 / Saraniti è un gran brutto cliente, ma insieme al compagno limita i danni. Tanta concentrazione: con Sciacca a guidare la linea gioca senz’altro meglio che con altri compagni.

RIZZO 5,5 / Gara di contenimento e sacrificio. Patisce la catena destra degli jonici e deve limitare molto il raggio d’azione. Qualche imprecisione di troppo, a nostro avviso, gli costa oggi la sufficienza.

GAROFALO 5,5 / Ha una grande occasione ma la spreca (ed è comunque bravo Chiorra in uscita). Soffre insieme al resto del reparto e non riesce a uscire dalle reti del centrocampo tarantino.

PETERMANN 5 / Fuori partita.  Perde palloni sanguinosi e la capacità di filtro stavolta è inceppata. 

DI PAOLANTONIO 5,5 / Fra i più in palla delle ultime gare, cerca anche oggi di fare da “secondo play” ma stavolta patisce il confronto con gli avversari, in particolare il dirimpettaio Di Gennaro che ha una marcia in più. Zeman comprende e lo sostituisce con Galloi

[57′ GALLO 6 / Il suo ingresso velocizza la manovra dei rossoneri. Pennella anche un buon pallone in area per Ferrante. Poi ha la grande occasione al 90′ su un pallone vagante in area che non riesce però a trasformare nel 2 a 1. Peccato.]

MEROLA 5,5 / I tarantini non gli fanno complimenti e gli riservano maniere piuttosto ruvide, col tacito assenso anche dell’arbitro. Al di là di tutto, però, non entra mai in partita toccando pochissimi palloni.

[70′ TURCHETTA 5,5 / Stavolta subentra lui sul versante destro del tridente e non Vitali. Una ventina di minuti in cui non incide mai. Questo giocatore dobbiamo ancora capirlo]

FERRANTE 5,5 / Ricompare soltanto nell’ultimo tratto della gara, ritagliandosi anche un paio di occasioni. Lui lotta sempre ma è un po’ appannato. A sua discolpa, oggi lo era l’intera squadra.

CURCIO 6 / Si vede solo a tratti, in una gara di grande difficoltà. Riccardi e Di Gennaro lo stringono a tenaglia. Però riesce a piazzare sempre quel paio di assist: quello a Garofalo (che poteva significare 2 a 0) era da applausi. Per caratteristiche sarà anche “adattato” al tridente di Zeman, ma non si può fare a meno di lui.

Giancarlo Pugliese

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