Rino La Forgia
IO STO CON ZEMAN

Un Foggia non sempre brillante che comunque si sta ritagliando un posto nella griglia dei migliori, così come negli auspici. Un Foggia che spesso è trascinato non dall’intero collettivo, bensì da qualche individualità che spinge la squadra a risultati positivi e questa è stata la mia personalissima fotografia di Foggia-Picerno. Nella circostanza Petermann e Ferrante sugli scudi. Avversari non male e messi in campo da un Colucci a caccia di una bella figura dinanzi al maestro. Altri punti dunque incamerati a farci sorridere e senza considerare lo sterile e continuo confronto tra il Foggia di Zeman con quello di Marchionni, che ritengo assolutamente non adeguato: lo scorso anno avevamo in squadra dei “mestieranti” della terza serie, dove a volte se non vincevi con le buone, ci provavi in altro modo…, rispetto ad un Foggia attuale fatto da ragazzi che giocano col fioretto e che neppure si permettono di protestare più di tanto nei confronti del direttore di gara (e sì che di torti ne stiamo subendo). Un Foggia fatto di ragazzi che la mettono solo sul piano del gioco, così come nei pensieri del proprio mister.
Parlavamo di sorrisi sì, ma quando viene in mente lo striscione apparso in curva Nord (quella dedicata a Franco Mancini, un altro personaggio fortemente legato a Zeman), ti viene un senso di amarezza e rabbia per come si stiano sviluppando le cose in seno a questa società. Confesso che la speranza è che il senso di quella frase sia rivolto a entrambe le parti che conducono il Foggia, quella tecnica e quella dirigenziale, affinchè possano andare avanti a braccetto, comunicando adeguatamente. E’ opportuno che lo facciano, per non interrompere ciò che di buono si è fatto e soprattutto si potrà fare. Ma quanto a ciò che riguarda il solo Zeman, personalmente mi porrei questa domanda: è ingiustificato che uno possa lamentarsi se come responsabile dell’area tecnica non viene assecondato, affinchè possa lavorare al meglio, affinchè possa portare i risultati richiesti, affinchè negli anni a venire possa alzare l’asticella riguardo gli obiettivi stagionali? Zeman non è l’ultimo arrivato e se lo chiami devi anche metterlo nelle condizioni di assecondarlo, caso contrario ha rappresentato solo il grimaldello per mettere le mani sul Foggia. Delle curve poi ho spesso apprezzato tante cose: penso che il loro pungolo sia necessario, fermo restando che possa indurre non solo una ma ambedue le parti al dialogo necessario per poter proseguire. Del resto quale sarebbe l’alternativa al …non lamentarsi? Semplice: dimissioni. Ecco perchè ora serve il dialogo. Del resto, per quanto abbiamo visto in questi anni in termini di risposte imprenditoriali del territorio e quant’altro, la terza serie a Foggia, sempre per alcuni, è grasso che cola. La storia dei “contendenti” (proprietà, allenatore) inoltre è facilmente verificabile, comprese le tante promesse mancate, le uscite fuori luogo e tanto altro. Il futuro? Mah… A noi non resta che gridare sempre Forza Foggia.

Rino La Forgia

foto by Potito Chiummarulo

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