Grazie alla rete del polacco, innescato da Ansu Fati, i blaugrana si godono 24 ore da primi in classifica, in attesa del match del Bernabeu tra Real Madrid e Osasuna
Robert Lewandowski non aveva mai giocato al Son Moix, anche se a Maiorca ha una villa del valore di 3,5 milioni di euro. Da stasera ha un altro motivo per restare legato all’isola, perché il suo nono centro in campionato (in sette presenze) basta per il successo del Barcellona. La squadra di Xavi rischia poco e, anche a causa dell’estrema compattezza degli avversari, non alza mai il ritmo. Lo conferma il fatto che non tira più degli avversari nonostante abbia un possesso palla superiore al 70%. Un lampo del tedesco basta ai catalani per conquistare i tre punti che, in attesa del Real Madrid, valgono la vetta della classifica.
primo tempo
—Xavi lancia titolare Ansu Fati per la prima volta in Liga, con Lewandowski e Dembelé nel tridente, e adatta Balde a destra dal momento che Sergi Roberto non è ancora al meglio. Aguirre risponde col solito 5-3-2, con una sola novità rispetto all’ultimo turno prima della sosta: Baba per Grenier in mezzo al campo. Già dagli assetti si presume che sarà lasciata al Barça l’inerzia della manovra, mentre il Maiorca sfruttando la fisicità di Muriqi proverà ad alzare il baricentro senza passare dal palleggio. Le prime fasi della partita rispettano le attese, eppure al 12’ De Galarreta sfrutta benissimo un sistema di blocchi in area per andare a calciare da ottima posizione ma spara alto. Gli spazi sono pochi per i blaugrana, quanto basta però a Lewandowski per andare a segno: Ansu Fati premia il movimento in profondità del tedesco che, defilato, rientra sul destro e lascia partire un tiro imparabile per il vantaggio al 20’. Due minuti più tardi l’ex Bayern Monaco si ritrova davanti a Rajkovic, opta per un improbabile pallonetto e il portiere neutralizza una minaccia che poteva essere ben peggiore. Muriqi e Lee si abbassano troppo o sono distanti, fraseggiano poco e il Maiorca deve trovare soluzioni alternative. Lo fa con Sanchez che sfonda bene a destra, vede l’inserimento a tutta velocità di Costa che si lancia in scivolata, ma Ter Stegen alza il muro e salva i catalani (35’). Nel finale di frazione si scaldano gli animi, con Piqué e Christensen che vengono ammoniti nel giro di pochi minuti.
la ripresa
—In questo contesto, la qualità del Barcellona consente di limitare attraverso il possesso le iniziative degli avversari, anche perché il Maiorca non alza la pressione nonostante debba recuperare. Una fiammata degna di nota arriva proprio all’inizio della ripresa, quando nel giro di un minuto prima il kosovaro ci prova di testa, poi Sanchez si affida ad un diagonale potente in area respinto da Ter Stegen. All’ora di gioco Kessié si lascia ingolosire dalla distanza, chiude troppo la traiettoria e la palla termina a lato. A ridosso del novantesimo, occasione da una parte e dall’altra: Raphinha dal limite cerca il piazzato che Rajkovic blocca, sul capovolgimento di fronte Lee si incunea in area e da pochi metri cerca il palo lontano, ma stringe troppo e non inquadra lo specchio. Il risultato alla fine è salvo, per la soddisfazione di Xavi, che in vista della sfida con l’Inter si conferma la miglior difesa della Liga e Ter Stegen può così aggiornare il proprio record di imbattibilità nel campionato spagnolo, insuperabile da oltre cinquecento minuti.
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