Vince ancora il FOGGIA e fa 13 in classifica. Inspiegabilmente senza Rocca dal primo minuto, il FOGGIA gioca un brutto primo tempo, ma la Cavese fa di peggio. Salvi in copertura protegge bene la difesa, mentre il FOGGIA fa benissimo a non scoprirsi e a non rischiare in una gara in cui i punti valgono doppio in chiave salvezza. Davanti però il FOGGIA è nullo, sia sulle rare palle inatttive che durante le rarissime ripartenze. Nella ripresa finalmente Rocca viene schierato e dopo di lui entreranno anche Del Prete e Balde. La differenza si vede. La gara si decide dal 5° al 10° della ripresa, come in una finale di Coppa ai rigori. Con magnanimità Ubaldi concede il rigore ai padroni di casa, ma un super Fumagalli para. Dopo 5 minuti rigore per il FOGGIA e Curcio trasforma nello stesso angolo in cui segnò contro la Turris, solo che questa volta il rigore vale il triplo dei punti in classifica. Poi più nulla perchè il FOGGIA è tanto attento in difesa, quanto inconcludente in attacco, dove il solito D’Andrea sbaglia l’impossibile. E’ importante non solo essere fuori dagli ultimi 5 posti in classifica, ma soprattutto avere 4 punti di distacco dalla quintultima dopo 9 partite disputate. Curcio sale a 6 reti in classifica marcatori raggiungendo tra gli altri Silvano Villa e Turella, mentre come rigorista sale al 20° posto nella classifica di sempre assiema a Baldini Franco, Bellotti, Buonpensiero, Carannante, Gentile Federico, Merlo, Majoli, Sarno, Sciacca, Stroppa e Vantaggiato. Ora si va a far visita alla vice capolista Teramo con tanta serenità, visto il tesoretto di punti in classifica che cresce a vista d’occhio e con lo scudo protettivo di 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

Peppino Baldassarre

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