Un pareggio che vale oro quello del FOGGIA contro la Juve Stabia, considerato anche il fatto che un anno fa mentre il FOGGIA era in D, la Juve Stabia era in B. Un punto prezioso che porta a 13 punti il vantaggio sulla zona retrocessione. Marchionni sposta Del Prete a destra per sostituire Kalombo, inserisce Germinio a sinistra e fa bene. Purtroppo il freddo fa un brutto scherzo a Del Prete vittima di un infortunio muscolare e così deve entrare Di Masi. La Juve Stabia massacra letteralmente il FOGGIA per tutto il primo tempo. E’ padrona della gara in ogni zolla del campo. Il FOGGIA non tira mai in porta, Curcio è inesistente. L’unico grande merito dei dauni è quello di portare lo 0-0 negli spogliatoi per l’intervallo. Altro che terzo posto, l’obiettivo resta il sestultimo posto. Nella ripresa la partita cambia volto. Rocca e Salvi salgono in cattedra, mentre Curcio si occulta sempre di più. Poi inaspettatamente gli ospiti si portano in vantaggio. Fa tutto l’arbitro. Prima non vede un fallo di fondo in favore del FOGGIA, poi sul proseguimento dell’azione, concede agli stabiesi un rigore tanto generoso, quanto inesistente. Paradossalmente i gialloblu si portano in vantaggio nel loro momento peggiore o per meglio dire meno brillante della loro gara. E’ una vera ingiustizia. Il FOGGIA cerca di reagire ma è Fumagalli ad evitare il raddoppio ospite. Al 40° è il neoentrato Dell’Agnello a realizzare una rete stile Van Basten e il FOGGIA pareggia. Fumagalli, ancora lui, blinda il punticino che ha il valore quasi di una vittoria. Infatti fa crescere l’autostima dei rossoneri, che si portano pro tempore al quinto posto in classifica con 13 punti di vantaggio sulle due quartultime. Mancano ora 14 punti per arrivare a quota 42 e grazie al pareggio di ieri sera ottenuto in rimonta resta intatto il bonus dele 5 sconfitte che garantirebbero comunque la permanenza in terza serie salvo errori ed omissioni nei pagamenti di stipendi e tasse. Nei cento anni di storia rossonera il pareggio interno quasi sempre significava mezzo lutto cittadino. Ieri sera invece Fumagalli e compagni sono usciti tra gli applausi dei pochi intimi presenti in tribuna. Questo la dice lunga sul peso specifico del punto prezioso.
Peppino Baldassarre.