Lex difensore dice la sua su Guardiola. Che lo ha espressamente richiesto al Bayern Monaco e che, quando l'ha avuto a disposizione, gli ha subito fatto capire una cosa: il catalano pensa solo al calcio.
Cancelo al Bayern è uno di quei passaggi di mercato che fa rumore. Oltremanica assicurano che alla base dell'addio del portoghese una lite con Guardiola. Allenatore che non brilla per rapporti umani. Per informazioni chiedere a Ibrahimovic o Gotze, ma anche una vecchia conoscenza del calcio italiano come Benatia, anni fa, aveva parlato della sua esperienza con il tecnico spagnola.
Nella sua intervista rilasciata qualche tempo fa a RMC Sport, Mehdi Benatia ha parlato a lungo di Guardiola. "Una persona che non dà molta importanza al lato umano ma che è totalmente concentrata sul lavoro sul campo. Quando sono arrivato mi ha detto che ero stato scelto dal Bayern per alcune delle mie qualità e mi ha spiegato di cosa aveva bisogno.In pratica ero lì per fare per fare quello che diceva lui, ha precisato che non fossimo lì per essere amici. Io arrivavo dalla Roma con Rudi Garcia. Non eravamo amici, ma avevamo un ottimo rapporto. La stessa cosa all'Udinese con Guidolin. Ma con Pep no".
Una gestione piuttosto fredda, ma ciò non toglie che da un punto di vista del lavoro il catalano non fosse un allenatore eccezionale. Una cura quasi maniacale dei particolari. E seguirlo apre un mondo nuovo dal punto di vista calcistico. "Pep ti migliora sotto ogni aspetto. Fa vedere come posizionare il corpo, come controllare il pallone affinché le tue spalle siano totalmente orientate verso il gioco. Tatticamente è costantemente alla ricerca di avere la superiorità nel centro del campo, è uno che vuole giocare a calcio con il pallone. Con lui in due anni mai fatto uno scatto. Forse è il migliore al mondo a livello tattico. Avevo 28 anni, credevo di sapere molto di calcio quando sono arrivato al Bayern. Ma ogni giorno avevo l'impressione di imparare una nuova sfaccettatura del gioco".
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