Lo chef e il nutrizionista del club hanno scritto un libro di 97 pagine per raccontare i piatti preferiti di Donnarumma e compagni. E a tavola la cucina italiana vince

Alessandro Grandesso

Sono lontani i tempi in cui Zlatan Ibrahimovic si lamentava del cibo proposto in mensa: troppo insipido, troppo poco fresco. Insomma, non all'altezza di ambizioni e mezzi del Psg che a ogni pasto dei suoi giocatori destinava solo 15 euro. Era il 2014 e lo svedese impose un cambio radicale anche nelle cucine del club dell'emiro del Qatar. Da allora, è cambiato tutto. Il Psg è entrato nell'élite europea, ha aperto un nuovo centro di allenamento da 300 milioni e ormai è presente in libreria pure con un libro di 70 ricette che abbina i piatti preferiti da Mbappé e compagni, con il tocco di uno chef stellato. 

ricette

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Nel volume di 97 pagine, edito da Amphora, lo chef David Toutain e il nutrizionista del Psg, Juan José Mirollas Pedreno, propongono uno sguardo alternativo sull'alimentazione degli sportivi di alto livello. E la cucina italiana non è mai distante. Il libro si apre d'altronde con sette ricette elaborate sui gusti e le indicazioni di Gianluigi Donnarumma. Si va dall'insalata di penne e bresaola alle melanzane alla parmigiana, passando per gli arancini alle acciughe, alla più francese quiche con pere e comté. Mbappé, da piccolo, quando tifava Milan in casa dei pugliesi Riccardi a Bondy, chiedeva sempre la pasta al burro e prosciutto cotto. "Si è migliorato molto", scherza Pedrillo che lo incrociò sedicenne al Monaco. Il bomber preferisce ormai la pasta al pesto o al limite quella alla carbonara, ma con un tocco di levistico, un'erba della famiglia del sedano. Dembélé invece va sul sicuro: lasagne e pizza. 

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"L'importante – spiega nell'introduzione lo stellato Toutain, specialista della cucina vegetariana – è dimostrare che per mangiare bene e sano non serve fare cose complicate. Tutto è basato sulla semplicità e sui prodotti di stagione". "Mangiare bene, significa cibo fresco e non industriale, anche in funzione della stagione sportiva", aggiunge il nutrizionista. Lo aveva fatto notare a suo tempo Ibrahimovic che, come Motta e Maxwell, si era preso uno chef a domicilio ma poi costrinse il Psg a innovare i menù, mandando i cuochi a far la spesa al mercato locale.

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