Fresco di rielezione, per la stampa di Lubiana non ha mai fatto parte del consiglio d’amministrazione dell’Olimpia Lubiana, come sostiene, cosa che lo avrebbe reso ineleggibile per la massima carica continentale

In Slovenia i titoli sulla vicenda assumono i tratti dello scandalo. Si invocano la Federcalcio, la polizia, la magistratura, il ministero della Giustizia, persino l’intelligence. Per chi ha trovato le presunte prove di un passato torbido è inconcepibile che Aleksander Ceferin non solo sia ancora al suo posto, ma sia stato addirittura rieletto come presidente dell’Uefa. La sua scalata ai vertici del calcio infatti sarebbe basata su un’enorme bugia. Uno dei requisiti per candidarsi alla presidenza della Nzs (la Federcalcio slovena, ndr.) è quello di aver ricoperto un incarico nel consiglio di amministrazione di un club per almeno cinque anni.

olimpia lubiana

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Ceferin, come si legge nel cursus honorum del suo curriculum caricato sia sul portale della federazione che su quello dell’Uefa, avrebbe svolto questo ruolo nell’Olimpia Lubiana dal 2006 al 2011. Tuttavia non c’è alcuna traccia del suo nome nei verbali consultati e diffusi, relativi a quel periodo di tempo. Di conseguenza, se effettivamente non avesse mai avuto una carica simile, non sarebbe stato un candidato valido per la presidenza della Nzs e quindi non sarebbe diventato, in un secondo momento, presidente dell’Uefa. La rivelazione fatta da Luka Pers, giornalista dell’emittente slovena Nova24 Tv, non è nuova. Risale al 2021 ed è stata rilanciata negli scorsi giorni da Prava, un’altra delle poche testate - a loro detta - che non ha paura a prendere una posizione dura nei confronti di Ceferin.

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La scoperta che Pers avrebbe effettuato è l’effetto collaterale di un’altra inchiesta che stava conducendo e che coinvolgeva il presidente dell’Uefa. Nel gennaio 2021 il giornalista aveva puntato il dito contro Ceferin per i suoi legami con Davor Suker e Slavisa Kokeza, rispettivamente presidenti della Federcalcio croata (Hnz) e di quella serba (Fss), accusati a loro volta di favorire infiltrazioni criminali all’interno dei movimenti calcistici dei Paesi d’appartenenza. Aspetti sui quali l’Uefa non sarebbe intervenuta, facendo finta di non vedere. Inoltre, se la maggioranza dei media sloveni acclama Ceferin come un orgoglio nazionale, un’altra parte della stampa non può fare a meno di notare le connessioni politiche che lo riguardano. Da Viktor Orban, primo ministro dell’Ungheria, alla Russia del colosso Gazprom, il Paese da cui sarebbe partita la coalizione tra le federazioni scandinave e balcaniche per sostenere la sua prima elezione nel 2016.

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Il polverone sollevato ha convinto Pers ad approfondire la carriera di Ceferin. Il giornalista ha chiesto alle società citate tra le esperienze professionali di inviargli le copie dei verbali delle assemblee in cui avrebbe dovuto partecipare. L’Olimpia Lubiana è stata la più solerte, dai documenti forniti dal club non si legge da nessuna parte il nome dell’attuale presidente dell’Uefa. Com’è possibile? Una spiegazione non se la sa dare nemmeno lo stesso Pers, che la continua a sollecitare a gran voce dopo la conferma di Ceferin in cima alla piramide del calcio europeo.

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