Mezzo pieno o mezzo vuoto? Ecco il dilemma che lascia ai tifosi il pareggio 1-1 tra il Sorrento ed il Foggia Calcio. Un punto in trasferta, contro una delle formazioni più sorprendenti di questo campionato, sarebbe un risultato da salutare con un largo sorriso, anche perché va a proseguire il momento positivo del Foggia reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Ma il rammarico c’è, perché al Viviani di Potenza (per l’occasione campo di casa dei campani) i rossoneri avevano iniziato già a pregustare una vittoria speciale in uno scontro diretto per i play off. All’73’, quando Tascone segna il gol dell’1-0, la squadra di Cudini in un sol colpo scavalca gli uomini di Maiuri e avvicina gli spareggi. Il sogno, però, si infrange su un clamoroso errore di Perina (fino al allora il migliore in campo), che non controlla un timido tiro di Capasso e consente il pari al Sorrento. Il calcio è così.

FORMAZIONE – Cudini conferma l’undici che ha battuto il Picerno qualche giorno prima. Davanti a Perina è Di Noia il centrale di difesa con Ercolani e Salines ai suoi lati. Odjer e Tascone occupano la mediana con Vezzoni e Silvestro sugli esterni. In attacco, Rolando, Santaniello e Millico compongono il tridente.

PRIMO TEMPO – Le due squadre si affrontano senza tatticismi. Il Sorrento, votato all’attacco, prova a sorprendere il Foggia con filtranti per prendere alle spalle la difesa pugliese. Filtranti sui quali le punte sorrentine sono brave nel trovare tempi e spazi, meno nel concludere. Non mancano neanche le incursioni da centrocampo, con Vitale (ex della partita) sempre pronto ad infilarsi negli spazi. Una tattica, quella delle “imbucate” centrali, evidentemente provato per mettere in difficoltà Di Noia, centrocampista adattato nel ruolo di centrale. Di contro, però, i campani sono estremamente lacunosi in fase di impostazione.  Perdono diversi palloni nella costruzione dal basso, sui quali Il Foggia è aggressivo e bravo nel recuperare palla, ma non è sufficientemente freddo sotto porta per sbloccare la partita. L’undici di Cudini, talvolta un pizzico sbilanciato, con Tascone spesso alto alla ricerca del recupero palla, concede qualche spazio di troppo alle spalle della difesa, dove gli avanti campani godono di spazi e metri invitanti. Ne deriva una partita senza filtro. Tutti all’attacco. Disordinatamente. Al 3’ il Foggia si fa pericoloso. Palla recuperata da Tascone, verticalizzazione per Santaniello, che da posizione defilata prova a calciare a rete, ma il portiere para. Al 12’ il Sorrento divora il gol del vantaggio. Perina respinge una conclusione di Martignago, Ravasio raccoglie la sfera e mette al centro un radente che attraversa l’area e trova Vitale (ex della gara) solo davanti alla porta vuota, ma il centrocampista spedisce altissimo da posizione favorevole. Probabilmente sarebbe stato più facile segnare che sbagliare. Le azioni si susseguono senza soluzione di continuità. Al 16’ il Foggia recupera palla, Millico salta un avversario, si accentra e prova la conclusione sulla quale il portiere si allunga e salva in angolo. Sul successivo corner a favore il Foggia subisce un contropiede, con Martignago che percorre in solitario il campo fino ad arrivare al tiro, ma visibilmente stanco calcia alto. Poco dopo, al 18’, Martignago inventa un filtrante che spedisce Ravasio solo davanti a Perina. Un controllo macchinoso della sfera, però, permette l’uscita a valanga del portiere, che con un grande intervento chiude lo specchio della porta.  Al 22’ risponde Del Sorbo, numero uno del Sorrento, bravo ad opporsi alla conclusione al volo di Vezzoni. Al 29’ Tascone fa tutto da solo: recupera un prezioso pallone e si libera al tiro dal limite, ma la mira è da dimenticare. Lo show dei portieri prosegue al 32’, quando Perina salva con un colpo di reni un tentativo di pallonetto di Martignago, innescato da un lancio lungo dalla difesa che sorprende la difesa. Le emozioni si spengono qui.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa i padroni di casa (seppur sul neutro di Potenza) fanno la vocegrossa. Al 54’ Perina deve volare per mettere in angolo una conclusione al volo di Cuccurullo. Poco dopo Riccardi manda a lato di testa un cross di Colombini proveniente da sinistra. Che chiedeva di essere spinto in porta. Al 57’ Perina si oppone con i pugni a una conclusione dal limite dello stesso Riccardi, tanto forte quanto centrale. I rossoneri sono in difficoltà e al 61’ Cudini cambia tre uomini. Escono Rolando, Santaniello (infortunato) e Salines, rilevati da Tenkorang, Gagliano e Tonin. Il modulo si trasforma in un 4-2-3-1 con Millico, Tonin a sinistra e Tenkorang a destra nel terzetto di mezzepunte. All 66’ è ancora il Sorrento pericoloso. Vitale parte in contropiede solitario da centrocampo, approfittando di praterie concesse dal Foggia, ma al momento del tiro da posizione defilata Perina è bravo e deviare in angolo. La scena si ripeta al 68’, quando lo stesso Vitale esalta i riflessi di Perina con una conclusione potente. Al 69’ altro cambio nel Foggia. Esce Millico entra Schenetti. Poi al 71’ tocca a Papazov scendere in campo al posto di Di Noia. Quando la partita sembra trascinarsi stancamente, ecco l’evento che la sveglia. Al 73’ il Foggia passa. Assist di Tonin da sinistra e conclusione a giro di Tascone che dal limite infila a fil di palo la porta avversaria. Uno a zero. Partita finita? No, perché all’81’ il Sorrento pareggia con il neo-entrato Capasso. A favorire il gol, però, è un erroraccio del portiere Perina. Il tiro del giovane attaccante del Sorrento è debole e centrale, ma il numero uno rossonero si lascia sfuggire la sfera: palla sotto le gambe e poi in rete. Nel finale Schenetti ci prova con un diagonale angolato, ma il portiere salva in angolo. Nel recupero, su una punizione scodellata in area, il portiere del Sorrento esce a vuoto, ma il tap-in di Ercolani, in posizione estremamente defilata, si adagia sull’esterno della rete. La partita finisce così. Uno a uno e scontro diretto per i playoff senza né vincitori né vinti.

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