Limpida. Chiara. Netta. La vittoria del Foggia Calcio sul campo del Pescara è convincente e meritata, tanto per la capacità di concretizzare le azioni da gol create quanto per la capacità di gestire ogni frangente della partita. Pochi rischi corsi, comando del gioco e tre punti d’oro che consegnano al Foggia i quartieri alti della classifica con vista sul terzo posto, occupato al momento proprio dai biancoazzurri.
PRIMPO TEMPO – La partita inizia con un acuto del Pescara. Dopo due minuti Tupta, di tacco, sfiora al volo la palla e colpisce il palo. Partita in discesa? No. Il Foggia la mette subito dalla sua e al 9′ segna: cross di Costa da sinistra e Ogunseye sbuca tra le maglie disattente della difesa e, di piatto, mette la sfera sotto la traversa. Al 15′ Nobile dfve intervenire in due tempi per afferrare un colpo di testa di Tupta ma è l’ultimo sussulto dei biancoazzurri.Al 22′ è scompiglio in area del Pescara con Schenetti che mette al centro un cross che il portiere respinge come può in uscita e Costa non riesce a deviare in porta per poco. Al 28′ il destro di Schenetti dal limite dell’area risulta debole e centrale e il portiere para. Non accade la stessa cosa al 41′, quando lo stesso Schenetti, dalla medesima posizione, inventa un tiro a giro che si infila nel sette della porta. Il Pescara cede. Il Foggia lo mata. Il terzo gol arriva al 45′ su contropiede di Garattoni, che serve Schenetti il cui cross viene deviato in rete da uno dei difensori. Prima dell’intervallo il Pescara va in gol, ma dopo un fallo su Nobile in uscita e l’arbitro annulla.
SECONDO TEMPO – A inizio ripresa il Foggia sfiora il quarto gol su un calcio d’angolo, per un tentativo maldestro di respinta della difesa. Poco dopo Rizzo con il destro impegna il portiere alla parata con un destro secco da fuori. Poi la partita frena. E’ il quarto gol di Beretta a svegliarla per il 4-0 finale che ridsponde a quello dell’andata, a parti invertite.