Una sfuriata di cinque minuti al termine della prima frazione non è sufficiente al Foggia Calcio per fare risultato a Picerno. I rossoneri vanno quattro volte vicino al gol ma non segnano. I gol, due, li fanno invece i lucani, che capitalizzano due contropiede e portano a casa una partita “sporca”, spigolosa e combattuta a centrocampo ma che nel computo dei novanta minuti ha visto comunque la formazione di casa più reattiva nell’arrivare per prima sul pallone e più lineare nella costruzione dal basso. Al Foggia, che capitola 2-0 a Picerno, sono mancati filtro e spinta offensiva a centrocampo, tanto al centro, dove si è sentita l’assenza di Di Noia, squalificato, sia sulle corsie laterali, dove Vezzoni è spento e Garattoni non viene innescato.
FORMAZIONE – Cudini conferma il 3-5-2 ma con alcuni accorgimenti necessari per diluire la fatica della terza partita in una settimana. Di Noia è squalificato e al suo posto gioca Odjer. In attacco torna titolare Peralta, che rileva Beretta. Per il resto viene confermata la squadra che ha imposto il pareggio al Benevento.
PRIMO TEMPO – Il Picerno manovra costruendo dal basso e con un gioco espresso soprattutto in ampiezza costringe il Foggia a correre molto, spendendo energie nel pressing. Un pressing meno efficace di quello visto con il Benevento, quindi meno produttivo in termini di palle gol. La riprova sta nel fatto che le palle-gol, quelle vere, latitano per almeno una quarantina di minuti. Sul taccuino dei cronisti nella prima parte dell’incontro finiscono poche azioni. C’è il colpo di testa di Carillo, che al 6’ impatta una punizione di Marino, ma non c’è sufficiente forza per impensierire Summa e il portiere del Picerno para. I padroni di casa rispondono all’8’ con De Cristofaro, che impegna Nobile alla respinta con i pugni dopo aver girato a rete un prezioso pallone recuperato da Murano, bravo ad eludere la difesa della palla di Vezzoni e a mettere al centro un cross dal fondo. Poi il niente. Le due squadre si affrontano in una partita spigolosa, fallosa, agonisticamente di spessore ma tecnicamente povera. La discesa verso la sonnolenza si interrompe improvvisamente al 42’ con il primo vero tiro in porta del Foggia. Lo tenta Tonin, che riceve palla da Schenetti su azione di contropiede, ma il suo sinistro è centrale e non crea problemi al portiere. È comunque una sveglia per i rossoneri che vivono il loro miglior momento. Protagonista assoluto diventa l’italoargentino Diego Peralta che inizia un lungo duello con il portiere Summa. Al 43’ ci prova con una girata al volo su invito da sinistra di Schenetti. Il pallone sembra destinato nel sette ma il portiere riesce a salvare in tuffo. Ne scaturiscono due angoli e sul secondo ancora Peralta, direttamente su calcio d’angolo, costringe il portiere a salvare con un colpo di reni. Al 44’ Peralta ci prova nuovamente con un tiro al volo dal limite su invito di Rizzo, ma il portiere si allunga e ci mette la mano per salvare in angolo. Sulla battuta dello stesso Peralta ci riprova e calcia a rete direttamente dalla bandierina, ma il portiere salva opponendo i pugni.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo Cudini cambia: escono Vezzoni (poco brillante) e Carillo, entrano Antonacci e Riccardi. Non cambia il modulo che rimane il 3-5-2. Al 52’ Marino prova la conclusione dalla lunga distanza, raccogliendo una palla respinta dalla difesa sugli sviluppi di un angolo, ma la mira è di poco alta e la palla sfiora la traversa. Al 56’ il Picerno passa in vantaggio. Contropiede per Murano che buca per vie centrali la difesa, resiste al ritorno di Rizzo per poi mettere al centro dal fondo un pallone che De Cristofaro deve solo spingere in rete. Poco dopo al 58’ ci riprova lo stesso De Cristofaro che dal limite impegna il portiere alla deviazione in angolo. Al 59’ anche Esposito prova la conclusione ma Nobile para a terra. Al 62’ Tonin prova a scuotere il Foggia. Entra in area su invito di Garattoni, resiste alla “sportellata” di un avversario e al momento del tiro, solo davanti al portiere, pecca di altruismo e mette al centro per Schenetti un pallone che la difesa lucana libera. Al 71’ Cudini cambia. Fuori Schenetti e Marino, dentro Vacca e Martini. Il Picerno capisce di dover legittimamente custodire il risultato e approfitta per spezzettare il gioco ad ogni fallo, guadagnando minuti e denunciando spesso crampi. All’ 86’ Santarcangelo, appena entrato in campo, chiude la partita per i rossoblu. Cross da destra di Pagliai e incornata a porta vuota dell’attaccante. Allo scadere Cudini manda in campo Embalo al posto di Rizzo. Decisamente troppo tardi per sortire effetti.
Fonte foto: Federico Antonellis – Foggia Calcio