Come una tassa. Il Foggia per il terzo anno consecutivo paga il suo tributo al Campionato perdendo in casa con il Latina. Non è un capitombolo roboante come i precedenti 1-3 (subiti in fotocopia), ma quasi. Finisce 1-2 con il pubblico dello Zaccheria che abbandona in anticipo lo stadio per l’amarezza e fischia la prestazione dei rossoneri. La partita ha avuto uno spartito preciso. Il Foggia ha attaccato più di pancia che di testa, costruendo però poche palle gol senza mai riuscire a concretizzare, fatta eccezione per il pareggio momentaneo di Salines. Il Latina si è difeso con ordine, ha corso “meglio” del Foggia ed ha attuato un contropiede letale, sempre organizzato, rapido ed efficace. Riccardi ha manovrato palla con classe, mentre il centravanti Mastroianni difende palla e fa salire la squadra. Senza dimenticare che i pontini hanno il merito di fare anche gol. Quello del vantaggio con Del Sole e quello della vittoria con Mastroianni.

FORMAZIONE – Che la partita non fosse nata sotto i migliori auspici lo si era intuito già alla vigilia. Cudini doveva far fronte a una lunga lista di defezioni. Out Beretta, Rizzo, Marino, Antonacci, Vacca, Schenetti e Di Noia. La scelta del modulo di partenza ricade sul 3-5-2 con Fiorini nel ruolo di play, con ai suoi lati Martini e Frigerio, alla sua prima da titolare in stagione dopo l’esordio nel finale di match con il Messina. Sugli esterni agiscono Garattoni e Vezzoni. In attacco la coppia Peralta-Tounkara con Tonin, uno dei titolari fissi di questo inizio di stagione, a sorpresa in panchina. Di contro, il Latina si schiera con il 3-4-3.

PRIMO TEMPO – Il Modulo con la linea mediana a cinque sembra favorire Garattoni che nei primi minuti ha due palle-gol per indirizzare la partita sui binari rossoneri, ma non riesce a concretizzarle. Al 3’ si inserisce in area su invito geniale di Peralta, punta la porta e calcia, ma il portiere oppone i pugni e respinge. Al 6’ ancora l’esterno destro ha la palla del vantaggio. Indisturbato al centro dell’area di rigore, stacca di testa per impattare un cross al bacio di Peralta, ma la palla esce di molto. Al 10’ Tounkara ferma palla, si gira verso la porta e calcia dal limite ma la sfera esce a lato. Il Foggia è in un buon momento ma non riesce a concretizzare. Il Latina, invece, è sornione. Sembra spento, in realtà ci mette poco a innescarsi. Al 15’ ecco il primo sussulto nerazzurro. Cittadino, ex della gara, su punizione imbecca Del Sole, che elude le marcature della difesa e calcia da buona posizione a lato. Al 23’ Vezzoni, liberato da un velo di Peralta, si lancia tutto solo sulla fascia, converge verso il centro da sinistra e serve un pallone invitante in area, ma Frigerio non ci arriva e Tounkara viene anticipato da un difensore al momento del tiro. Al 31’, invece, la mira è esatta quando Peralta dal limite scaglia un sinistro potente e preciso, ma il portiere Cardinali ci mette i guanti in tuffo e salva in angolo. L’inerzia del Foggia, però, improvvisamente si spegne. E sale il Latina che manda il primo segnale al 37’ quando coglie un palo con Paganini, bravo a far breccia tre le maglie un po’ troppo larghe e disattente della difesa rossonera, ma il gioco era già fermo per posizione di fuorigioco. Sono le prove generali del gol che arriva al 40’: palla persa a centrocampo, contropiede imbastito da Riccardi e finalizzazione in diagonale di Del Sole. Uno a zero nel momento peggiore, a una manciata di minuti dall’intervallo.

SECONDO TEMPO – Dopo l’intervallo Cudini cambia. Esce Fiorini e al suo posto entra in campo Tonin. Il modulo si trasforma in un 3-4-1-2. Gli effetti? Pochi. Anche perché la partita diventa una battaglia a centrocampo senza esclusione di colpi. Tanti calci, poco calcio. Cudini cambia ancora e passa al 4-3-3. La storia della partita, però, può cambiare al 65’, quando il Foggia pareggia. Provvidenziale è il colpo di testa di Salines che deposita in rete un angolo di Peralta. Lo Zaccheria si infuoca e tifa a gran voce per la vittoria. Il Latina è in bambola e rischia. Al 68’ il pareggio sembra cosa fatta. Azione strepitosa di Tonin sulla sinistra, cross dal fondo e palla d’oro per Martini che di piatto manda incredibilmente fuori dalla porta. Mani nei capelli e tifosi a stropicciarsi gli occhi per l’occasione sprecata. Al 72’ su cross di Garattoni è Frigerio a colpire di testa in area ma il portiere para. Nel miglior momento del Foggia si risveglia il Latina. Al 75’, su un’azione di contropiede Riccardi (il migliore tra i suoi) arriva sul fondo e mette un cross che arriva sui piedi del subentrato Serbouti, ma il suo tiro a incrociare viene salvato sulla linea da Vezzoni. Altro brivido all’ 80’ quando su tiro dalla distanza di Cittadino il pallone rimbalza su un difensore del Foggia, s’impenna ed esce di poco a lato tenendo col fiato sospeso i 4000 dello Zaccheria. Un segnale d’allarme che i rossoneri non colgono. Purtroppo. All’81’ il Latina si riporta in vantaggio. Su lancio lungo in area Jallow di testa impegna al volo Nobile, la palla però resta lì, al centro dell’area e Mastroianni la deve solo appoggiare in gol. Uno a due. L’attaccante fa segno di non sentire più i tifosi del Foggia, che accusano il colpo. E i nerazzurri vanno sul velluto. All’87’ Mastroianni di testa ha la palla del tris ma manda a lato. Nel recupero Tonin dalla distanza testa i riflessi del portiere pontino che si salva in angolo. Poi tocca a Carillo mandare a lato di testa un cross di Garattoni. Sussulti. Impeti d’orgoglio. Niente più.

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