Il digiuno è finito. Dopo sei partite (Coppa Italia compresa) senza vittorie, il Foggia Calcio “banchetta” con tre punti nel match interno contro il Messina. Vince 2-0 e lo fa nettamente in quella che, nelle considerazioni della vigilia, era la sfida tra due formazioni in difficoltà, nonché quella tra due tra i peggiori attacchi del girone (11 gol dei rossoneri contro i 12 dei giallorossi). Un gol per tempo e il Foggia porta a casa l’intera posta. Segna Peralta su rigore nella prima fazione; raddoppia Salines a metà ripresa, a suggellare un risultato che è mai stato in discussione. Il Foggia ha più lucidità e brio rispetto a quello visto nelle ultime giornate. Recupera spesso palla a centrocampo e quando questo accade, il portatore di palla ha davanti a sé metri per affondare e scegliere la giocata. Ha meno ampiezza per via del modulo con mediana a tre, ma sopperisce con la mobilità di Vezzoni a sinistra e Garattoni a destra. Passi avanti si registrano anche nel palleggio con i rossoneri più rapidi e precisi. Di contro il Messina oppone molta aggressività fin dai primi metri, a tratti ruvida e spigolosa, con una linea difensiva abbastanza alta e una propensione al contropiede grazie alla qualità degli esterni offensivi Ragusa e Firenze, ma gli errori in impostazione sono tanti, così come tante sono le palle perse.

FORMAZIONE – Cudini scegli in partenza il 4-3-1-2 con qualche novità. In difesa c’è la coppia Carillo-Riccardi. Il play è Di Noia con Vezzoni e Martini ai suoi lati. In attacco Peralta fa da trequartista con Tonin e Tounkara di punta. In panchina torna Marco Frigerio, nuovamente disponibile dopo il tira e molla estivo che lo aveva visto

PRIMO TEMPO – Le emozioni, al contrario delle ultime partite, iniziano sin dalle prime battute di gioco. Il Foggia rompe subito il ghiaccio. Al 2’ Di Noia recupera palla a centrocampo, percorre trenta metri palla al piede e apre a sinistra per Vezzoni. l’italo-argentino crossa teso in area, ma il portiere in tuffo respinge e toglie la sfera dalla testa di Tounkara. Sulla ripartenza il Messina risponde con Firenze, bravo a farsi trovare solo davanti alla porta, ma il suo tiro (non angolato) viene parato da Nobile. Al 13’ il Foggia scatena un flipper in area del Messina. I rossoneri arrivano tre volte a tiro, prima con Vezzoni e Peralta (entrambi murati dalla difesa), poi con Di Noia che chiude troppo il sinistro e manda a lato. La squadra di Cudini è in un buon momento e sembra poter segnare, soprattutto su palla inattiva. Come al 17’ quando, su punizione di Peralta, Riccardi riesce a colpire di testa nonostante la marcatura di un avversario che lo porta a terra. La palla però, seppur angolata, è debole e un difensore salva sulla linea. Al 32’ il Messina ha una buona occasione su un calcio d’angolo, ma i tre uomini che si liberano in area di rigore sullo schema ideato dal tecnico Modica, non riescono a spingere la palla in rete. Al 35’ il Foggia torna pericoloso. A tratti tambureggiante. Carillo di testa impegna Fumagalli alla prodigiosa respinta, sul pallone arriva Di Noia che calcia al volo si vede murare la conclusione in angolo. Sugli sviluppi dello stesso Carillo, pronto a deviare in rete, viene messo a terra da Manetta e l’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto Peralta apre il piatto sinistro e gonfia la rete di Fumagalli, bravo a intuire l’angolo, ma non a intercettare il tiro. Uno a zero. Al 45’ il Foggia divora il raddoppio. Incursione di Tonin, che resiste a una carica, mette al centro per Tounkara che appoggia all’accorrente Peralta il cui tiro è maldestro e manda a lato da ottima posizione.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa nessuna variazione, né tattica né di atteggiamento. Tant’è che la partita scivola su binari consolidati fino al 62’ quando Nobile è strepitoso nel salvare la sua porta su un’incursione del Messina. Prima respinge a mano aperta una conclusione dal limite di Zunno, poi esce a valanga sul subentrato Cavallo che si era presentato solo davanti alla porta. Al 64’ Cudini cambia. Escono Vezzoni e Tounkara (fischiato dalle curve) ed entrano Frigerio, all’esordio stagionale e Embalo. Un minuto dopo ecco arrivare il raddoppio. Angolo da destra, Salines di testa mette nel mirino l’angolino basso della porta di Fumagalli che respinge di istinto, sul pallone arriva ancora per primo Salines che questa volta non sbaglia e di piatto raddoppia. Due a zero. Al 73’ altro cambio. Esce Peralta ed entra Schenetti. Altri cambi all’86’. Escono Tonin e Martini, entrano Rossi e Idrissou subutan. Il finale non ha altre emozioni se non lotta a centrocampo e tanti errori. Il fischio finale riconcilia lo Zaccheria con la vittoria e tornano a sentirsi gli  applausi.

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