Sono ore spasmodiche quelle vissute dalle parti di via Gramsci dove per quest’anno ha sede il Calcio Foggia 1920. L’addio di Boscaglia, consumatosi, come riferisce il comunicato della società, nella serata di martedì scorso, ha fatto rumore, e non solo metaforicamente visto il vergognoso episodio del petardo esploso nel giardino di casa del tecnico in Viale Europa. Boscaglia ha abbandonato la città ieri mattina, mentre la squadra ha continuato ad allenarsi con ciò che resta del suo staff.

La società intanto è alla ricerca di un sostituto. Tanti i sondaggi aperti, perlopiù fermi allo stadio iniziale e non sviluppatisi per vari motivi. Rumors si sono succeduti di continuo, riferendo di contatti con vari tecnici: andando a random, si va da Gigi Di Biagio (in attesa, pare, di chiamata da una rappresentativa nazionale) a Beppe Scienza (che avrebbe rifiutato il contratto fino a giugno, chiedendo di contro la “sicurezza” di un biennale); fino all’ex Padova Massimo Pavanel, accostato dal portale TuttoC.com al Foggia, ma che avrebbe rifiutato commentando, in un’intervista al quotidiano “Corriere del Veneto”, di aver “ricevuto varie proposte” ma di preferire “un progetto per vincere”. Altre voci hanno riferito nella giornata di ieri di un tentativo per l’ex Monza e L.R.Vicenza (scorsa stagione in B) Cristian Brocchi, ipotesi però rivelatasi subito nient’altro che una suggestione. Nostre fonti ci hanno infine rivelato anche di un pour parler apertosi con un ex rossonero, quel Nanu Galderisi già subentrato sulla panchina del Foggia nel 2007-08 al posto di Sasà Campilongo.

Al momento però, al netto delle varie notizie che si sono rincorse in queste ore, le ipotesi più probabili sembrano due: la prima è quella di Marco Marchionni (e sarebbe un ritorno), libero dopo l’esonero in estate al Novara (che aveva portato in D nell’aprile scorso) e che ha il vantaggio di conoscere già la piazza; secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, col tecnico romano contatti “veri” sono però iniziati solo oggi; Marchionni avrebbe richiesto alcune “garanzie”: si tratta.

Ma c’è anche un’alternativa, ed è la seconda ipotesi sul tappeto: parliamo di Totò Di Natale, ex bomber di Empoli e Udinese nonchè della nazionale italiana. Dopo due stagioni nel settore giovanile dello Spezia, Di Natale ha avviato ad aprile 2021 la sua prima esperienza come allenatore professionista nella Carrarese raggiungendo una salvezza sofferta per poi, riconfermato, guidare nella scorsa stagione gli apuani al decimo posto e alla qualificazione playoff (eliminazione con onore a Pescara dopo un combattuto pareggio per 2 a 2). Non riconfermato (la Carrarese ha poi preferito puntare su Dal Canto, partito peraltro benissimo con 4 vittorie consecutive), Di Natale ha dunque con Marchionni un elemento in comune: anche il romano infatti aveva mosso i primi passi coi marmiferi, da allenatore in seconda di Silvio Baldini. Novità, come si suol dire, sono attese nelle prossime ore.

Intanto il derby di Taranto è ormai alle porte: il Foggia lo affronterà, a meno di improbabili evoluzioni in extremis, senza un nuovo tecnico e in regime di sostanziale “autogestione”. Ad accompagnarlo in panchina (ma non c’è alcuna certezza in questo senso e potrebbero esserci sorprese) potrebbe essere il 71enne neotecnico della primavera Franco Delli Santi (tarantino, una vita in C tra Taranto, Benevento, Catanzaro e tante altre), giunto (un po’ in sordina) al Foggia insieme a Piergiuseppe Sapio (ex Taranto anche lui e originario di Carosino, sempre nella provincia jonica) cui è stato affidata la cura dell’intero settore giovanile in sostituzione di Gianfranco Mancini (addio con qualche strascico non passato propriamente inosservato). Per Delli Santi sarebbe un ritorno su una panchina professionistica dopo oltre 10 anni.

La Redazione

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