Gli Spurs si sono portati in vantaggio col gol del solito Kane. Poi, a 10 minuti dalla fine, sono stati raggiunti dalla rete di Schlupp

Rallenta anche il Tottenham. Dopo la frenata contenuta del Manchester City e quella brusca del Chelsea negli anticipi di ieri della dodicesima di Premier, anche gli uomini di Mourinho non vanno oltre l’1-1 sul campo del Crystal Palace. Si sapeva che la trasferta a Selhurst Park sarebbe stata ostica perché a distanza di 281 giorni duemila tifosi dei rossoblu erano nuovamente presenti nel proprio stadio. E anche perché il Palace ama giocare di rimessa, proprio come gli Spurs.

kane, suggeritore e cecchino

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Le qualità del Tottenham non si limitano tuttavia unicamente al contropiede. E il primo tempo del derby nel sud della capitale l’ha dimostrato. Højbjerg e Sissoko formano uno scudo impenetrabile davanti alla difesa, mentre la spinta incessante di Aurier e Reguilon sulle fasce crea parecchi grattacapi alla difesa delle Eagles. Kane non è solo un cecchino continuamente affamato di reti – la sua conclusione da 35 metri contro il Palace è la rete numero quindici in stagione – ma si è saputo trasformare in un assist-man sempre pronto ad assecondare i movimenti di Son, Bergwijn e Ndombele.

guaita, papera e miracoli

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Dopo la pausa però gli Spurs arretrano troppo fino a subire il punto del pareggio siglato da Schlupp con la complicità di un Lloris apparso nell’occasione tuttaltro che perfetto. Il vero protagonista della partita è stato però l’altro numero uno, Vicente Guaita. Nonostante non abbia saputo interpretare la conclusione a effetto di Kane, spostandosi dalla parte sbagliata, lo spagnolo ha detto di no a Ndombele, Kane e Dier con tre interventi magistrali. E il Liverpool, impegnato in questo momento a Fulham, ringrazia.

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