Da un lato il Foggia, rivoltato come un calzino dal turnover ma comunque in grado di esprimere un undici di rispetto. Dall’altro il Sorrento, sceso allo Zaccheria con la formazione Berretti, ma comunque intenzionato a non sfigurare, quantomeno sotto il profilo dell’ordine e della grinta, uniche qualità che si possono chiedere a una formazione in cui il più “anziano” ha 19 anni. Con queste premesse e con una differenza sostanziale di esperienza tra le due compagini, i rossoneri si impongono 5-0 allo Zaccheria nel primo turno di Coppa Italia Lega Pro. Un intermezzo tra la recente (e vittoriosa) partita con la Turris e il prossimo difficile impegno a Monopoli.

FORMAZIONE – Cudini opera un forte turnover che coinvolge tutta la squadra. Il tecnico è desideroso di far mettere benzina nelle gambe di chi ha giocato meno. E magari di concedere una possibilità a qualcuno dei suoi di guadagnarsi la maglia da titolare. Il modulo di partenza è ancora una volta il 4-3-1-2. In porta esordisce Cucchietti, acquistato dalla Lucchese la scorsa estate. Difesa a quattro con Di Modugno, Papazov, Riccardi e Antonacci. Odjer play di centrocampo con ai lati Rossi e Fiorini. Vacca trequartista dietro le punte Embalo e Idrissou Subutan.

PRIMO TEMPO – La partita nei primi minuti mette in chiaro che il Sorrento, seppur giovanissimo, non vuole sfigurare. Linee di difesa e centrocampo strette con Crisci a danzare tra di esse nel ruolo di play. Il Foggia fa la partita e attacca a testa bassa sin da subito. La lancetta non ha ancora terminato il suo primo giro quando Embalo mette al centro un pallone per Idrissou Subutan, che di testa manda di poco a lato. Al 7’ una trivela da sinistra di Vacca è leggermente altra per Idrissou. Sul pallone arriva Rossi che al volo manda alto. Al 15’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Fiorini (che cresce in ritmo e geometrie) mette al centro un pallone che Papazov, spalle alla porta, prima controlla e poi calcia, facendo perno sul piede destro. La palla però è alta sulla traversa. Attacca solo il Foggia, anche se non riesce a trovare il varco buono per segnare. Al 22’ Fiornini ci prova da solo: botta dal limite e risposta da campione del portiere, che con un colpo di reni mette sulla traversa. Al 23’ altra azione in solitaria, questa volta vincente. Idrissou Subutan sguscia in mezzo a quattro avversari ma l’ultimo lo stende a terra. Per l’arbitro è rigore. Dal dischetto Embalo fa gol. Il portiere intuisce il lato, ci mette i guanti ma riesce solo a deviare la sfera che varca comunque la linea di porta. Uno a zero. Il vantaggio ha il potere di sciogliere il Foggia. Al 26’ una punizione da destra, sulla quale il portiere Del Sorbo non riesce a intervenire, mette in condizione Antonacci di concludere da posizione defilata, ma la palla è alta. Al 27’ ci prova Rossi, sempre ben imbeccato dal solito Fiorini, ma il portiere para senza difficoltà. Lo stesso portiere al 29’ si supera. Prima respinge la conclusione di Embalo, poi mette la mano sul siluro di Odjer destinato ad infilarsi rasoterra nel sacco. Infine, con un intervento di istinto, salva in angolo un tiro di Idrissou Subutan. Al 35’ il Foggia raddoppia meritatamente. Idrissou, sapple alla porta, mette a terra un cross da sinistra e serve l’accorrente Rossi, che con un bolide dalla distanza infila la palla nel sette. Due a zero. Il Foggia insiste. Al 40’ Antonacci crossa dal fondo, Rossi colpisce di testa rubando il tempo al difensore, ma il portiere si salva in angolo con l’aiuto del palo. In chiusura, gli ultimi sussulti sono ancora pugliesi. Al 42’ Embalo entra in area da destra, punta un difensore e calcia, ma la palla, deviata, esce di poco a lato. Sul fischio di chiusura dei primi quarantacinque minuti Odjer manda alto dal limite.

SECONDO TEMPO – Al rientro cin campo Cudini sostituisce Antonacci con Gerardo Agnelli, figlio di Cristian, capitano rossonero dell’ultima Serie B. Il giovane centrocampista ricopre il ruolo di mezzala, con Rossi slittato terzino destro e Di Modugno spostato a sinistra della linea a quattro di difesa. Al 51’ il Foggia triplica. A segnare è ancora Embalo con una conclusione dal limite. La palla tocca la parte bassa della traversa, rimbalza dentro la linea e poi torna in campo ma l’arbitro è attento e assegna il gol del tre a zero. La doppietta fa sciogliere ulteriormente l’attaccante della Guinea-Bissau che al 55’, da posizione impossibile (praticamente sulla linea di fondo) salta un difensore e impegna il portiere alla deviazione in angolo. Al 57’ è Agnelli dai venti metri a chiamare il portiere a un nuovo salvataggio in angolo. Un minuto più tardi il Sorrento si fa vedere per la prima volta in attacco con Aiello che entra in area da sinistra, si sposta la palla sul destro e conclude a lato. Al 60’ inizia il balletto dei cambi. Cudini sostituisce prima Embalo con Peralta. Poi, al 71’, fa uscire Vacca e Odjer in favore di Schenetti e il giovanissimo Pazienza. Al 73’ il Foggia fa poker. Lancio lungo per Agnelli che mette giù il pallone al limite, con freddezza serve all’indietro per Peralta che di piatto sinistro infila nel sette. Quattro a zero. Schenetti al 75’ prova il destro a giro ma la mira è troppo centrale e il portiere para. Nel quarto d’ora finale c’è spazio anche per Brancato che rileva Idrissou Subutan. Peralta chiude la partita con un sinistro a giro che infila l’angolo basso della porta avversaria.

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