Soffre, lotta e alla fine vince. Con cinismo e determinazione, necessari per chiudere una settimana complicata nel migliore dei modi. E’ in queste poche parole la sintesi della vittoria del Foggia ad Andria, contro una Fidelis quasi da “ultima spiaggia” e che ha cercato in tutti i modi di sbloccare l’ormai cronico digiuno di gol, chiamando a raccolta il suo pubblico per un derby che si preannunciava infuocato. Ma agli svevi non basta un’ottima prestazione per conquistare punti preziosi in classifica, perchè i rossoneri non finiscono mai e anche in emergenza (ancora una formazione “sperimentale” con Bjarkason inventato esterno destro per la mancanza totale di giocatori nel ruolo) trovano l’ormai proverbiale zampata di Ogunseye e portano a casa i tre punti. 
I rossoneri si presentano con la novità Mario Somma che però non va in panchina a causa di una passata squalifica rimediata a Potenza e mai scontata. A guidare la squadra è dunque Lorenzo Giunta, secondo di Fabio Gallo, il che stabilisce un piccolo record: se contiamo, oltre a Gallo e Boscaglia, anche Somma, Giunta e Gentile, saranno ben cinque (finora…) i tecnici ad essersi seduti sulla panchina rossonera in questa stagione. Complimenti. Sull’altro fronte Trocini mette in campo una Fidelis a trazione anteriore, con un tridente arricchito dagli arrivi invernali.
LA PARTITA – I padroni di casa partono subito all’assalto: bastano 50 secondi per scaldare i guantoni di Thiam sul destro di Arrigoni da fuori area che da’ il là a una decina di minuti di fuoco: Thiam è ancora chiamato in causa, prima dalla conclusione di Ekuban (4′) poi dalla volée di Candellori da fuori area (7′). I Satanelli fanno il break al 10′ con Schenetti che da posizione defilata non trova la porta, mentre un minuto dopo Ogunseye deve mordersi le mani: buona la preparazione, male la conclusione da posizione favorevole, pallone sul fondo. Ancora Foggia al 18′: il sinistro di Petermann da fuori area impegna Savini. Ma l’Andria è vivo: Pastorini (26′) sguscia via a due avversari ma il suo tentativo di tiro a giro si spegne debolmente tra le braccia di Thiam. Nella ripresa il Foggia parte meglio: al 5′ Schenetti, servito da Ogunseye chiude il contropiede tentando il diagonale da fuori area, di poco a lato. L’equilibrio si rompe al 60′, quando una respinta corta della difesa biancazzurra sul tiro dal limite di Petermann si trasforma in un assist per Ogunseye che da pochi passi infila Savini. La Fidelis protesta ma Micovschi sembra oggettivamente tenere in gioco il centravanti rossonero. Sotto di un gol, i padroni di casa devono reagire e al 63′ sfiorano il pareggio con due occasioni in rapida successione: è buona la giocata con cui Pastorini evita due avversari e calcia in area trovando Thiam pronto prima a respingere, poi a prodursi su una parata salva-risultato sulla ribattuta a colpo sicuro di Costa Ferreira. Trocini molla gli ormeggi e manda all’assalto una Fidelis ancora più offensiva con gli ingressi di Pavone, Bolsius, Salandria e Ventola. La grande occasione arriva all’81’: ripartenza di Pavone e assist per Bolsius, che da ottima posizione in area di rigore spedisce il pallone sopra la traversa. Il Foggia, stanchissimo (panchina piena di giocatori presenti solo “per onor di firma”) rompe l’assedio solo all’89’ sfiorando il raddoppio ancora con Ogunseye, che spara alto da posizione invitante. Per i satanelli l’unico cambio su cinque disponibili arriva al 94′ con l’ingresso di Peralta al solo scopo di guadagnare qualche secondo. Ma i rossoneri portano a casa il risultato, centrando la vittoria ad Andria per la terza volta consecutiva e conquistando il settimo risultato utile di fila in campionato: con la sconfitta del Pescara a Cerignola, il terzo posto, distante ora appena due lunghezze, è ormai nel mirino. Ad Andria, invece, la situazione si fa critica: le altre corrono e ora i playout sono a 7 punti mentre la salvezza diretta addirittura a 14. Stessa cifra dei turni senza vittoria, mentre l’astenia da gol ha ormai superato i 500 minuti: con questi dati la salvezza sarà un’impresa.
Giancarlo Pugliese
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FIDELIS ANDRIA-FOGGIA 0-1/ IL TABELLINO 
RETI: 60′ Ogunseye (FOG)
Fidelis Andria (4-3-3): Savini; Ciotti (76′ Pavone), Dalmazzi (68′ Finizio), De Franco, Delvino; Candellori (81′ Salandria), Arrigoni, Costa Ferreira (67′ Bolsius); Ekuban, Pastorini (82′ Ventola), Micovschi.A disposizione: Polverino; Castellano, Orfei, Borg, Djibril, Grosso, Alba, Paolini, Marino.Allenatore: Bruno Trocini.
Foggia (3-5-2): Thiam; Rutjens, Kontek, Rizzo; Bjarkason, Di Noia, Petermann, Frigerio, Costa; Schenetti (94′ Peralta), Ogunseye. A disposizione: Nobile, Pirrò; Vacca, Di Pasquale, Markic, Iacoponi, Odjer. Allenatore: Lorenzo Giunta (Mario Somma squalificato).
AMMONITI: 41′ Dalmazzi (FID), 43′ Rizzo (FOG), 78′ Candellori (FID), 85′ Bolsius (FID), 87′ Finizio (FID), 87′ Costa (FOG), 90’+3 Kontek (FOG)
ARBITRO: Andrea Calzavara, sezione di Varese.
NOTE: 3.412 spettatori paganti (1.358 quota abbonati), incasso complessivo di 19.694 euro.

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