Al Khelaifi vorrebbe acquistare lo stadio ma offre "solo" 40 milioni. Ed ecco la risposta piccata dell'amministrazione...
Continua la polemica, a distanza tra il presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, e il comune di Parigi. In ballo il Parco dei Principi, che il club dell'emiro vorrebbe comprare, ma senza spenderci troppi soldi. Mentre l'amministrazione alza il prezzo. E di mezzo, suo malgrado, c'è finito Leandro Paredes, e non necessariamente in termini positivi, per il centrocampista in prestito alla Juventus.
Trattativa
—In un'intervista al quotidiano spagnolo Marca, Al Khelaifi ha spiegato di non sentirsi il benvenuto al Parc, la casa del Psg. Colpa di una trattativa difficile con la giunta di Anne Hidalgo. Il club francese vorrebbe comprare lo stadio, oggi in affitto per trent'anni. Il Comune non esclude la cessione, ma non sembra disposto a far sconti, nonostante la dirigenza qatariota vi abbia già investito 75 milioni per restaurarlo, trasformandolo in uno degli stadi più eleganti e efficienti, che ha da poco celebrato le cento partite casalinghe di fila con il tutto esaurito.
Prezzo
—Il Psg vorrebbe però aumentarne la capacità da 48mila a 60mila posti, investendoci 500 milioni, ma da proprietario. E qui sorge il problema. Le due parti non si sono accordate finora su alcun prezzo. Anzi, il comune chiederebbe 350 milioni di euro. Cifra considerata sconsiderata da Al Khelaifi che ne avrebbe proposti 40 di milioni, minacciando di trasferirsi eventualmente allo Stade de France, messo in vendita dallo Stato. Suscitando così la reazione immediata del vice-sindaco di Parigi, Emmanuel Gregoire, che chiama in causa Paredes: "Non escludiamo la vendita - spiega al quotidiano Parisien -, ma al prezzo giusto. Il Psg propone 40 milioni di euro, il che renderebbe lo stadio persino meno caro di Paredes. Francamente pensate davvero che il Parc valga meno di Paredes? Non è un approccio serio". L'argentino, che finora non ha convinto né a Parigi né a Torino, ringrazia, dal Qatar.
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