Colazione informale a Madrid senza il presidente bianconero: "Bloccato a Torino dalla neve". E sul pronunciamento di ieri: "Sancito il monopolio dell'Uefa padrona illegittima del calcio, la nostra iniziativa continuerà in ogni caso"

dal nostro corrispondente  Filippo M. Ricci @filippomricci

La Superlega è viva. O almeno questo dicono i suoi promotori, riuniti questa mattina per una colazione informale presso l’hotel Ritz di Madrid. Sul palco Bernd Reichart, Ceo di A22, la società che vuole organizzare la Superlega, e Luis Alonso, avvocato di Clifford Chance, lo studio che tutela i diritti di A22. In prima fila seduti uno accanto all’altro allo stesso tavolo Florentino Pérez e Joan Laporta, presidenti di due dei tre club ancora fedeli al progetto lanciato e naufragato nell’aprile 2021.

ASSENZA E CONFERMA

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Assente Andrea Agnelli: “Torino ha mantenuto fede al suo titolo di città olimpica invernale: le condizioni meteo gli hanno impedito di volare qui - ha detto Reichart giustificando l’assenza del presidente dimissionario del club bianconero -. Con noi però per la Juventus c’è Vincenzo Ampolo”. Uomo della presidenza Agnelli che ha confermato, come lo stesso Reichart, che l’adesione e l’impegno della Juventus con la Superlega non cambiano.

FIDUCIOSI

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L’incontro, che ha attirato un gran numero di giornalisti, era stato organizzato il giorno dopo la pubblicazione del parere non vincolante dell’avvocato Anastasios Rantos della Corte di Giustizia Europea: da A22 si sperava che il legale greco potesse dare un impulso importante alla Superlega pronunciandosi a loro favore sul tema del monopolio esercitato nel calcio dalla UEFA, però la relazione di Rantos è andata in direzione opposta. Una doccia gelata per la Superlega, ma l’avvocato Alonso non ha perso la fiducia: “So che le statistiche dicono che nell’80% dei casi la giuria si attiene al parere dell’avvocato, però le statistiche sono lì per essere infrante. Restiamo fiduciosi”.

LA BATTAGLIA CONTINUA

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“E in ogni caso, qualunque sarà il verdetto che arriverà la prossima primavera - ha aggiunto Reichart - la nostra iniziativa per un calcio più interessante e redditizio continuerà. La UEFA è il padrone illegittimo del calcio. Abbiamo parlato con oltre 30 squadre europee in 10 Paesi diversi e tutte ci hanno detto che così non si può andare avanti, vogliono essere in controllo del proprio destino. I giovani vedono 300 ore di calcio nel Fifa23 e 10 in tv o dal vivo. Bisogna riconquistarli, non possiamo accontentarci del fatto che vedano gli highlights su TikTok”.

COMPETIZIONE APERTA

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Reichart ha ribadito che pensano a una competizione aperta da giocare durante la settimana, non nel weekend, e che non pensano di attaccare le competizioni nazionali. L’obiettivo sono la Champions e la UEFA: “Una struttura privata con sede in Svizzera, fuori dall’Unione Europea, che si autoregola e che limita la libertà delle squadre - ha ribadito l’avvocato Alonso-. Non ci sembra giusto e per questo ci siamo rivolti alla corte di Lussemburgo. Aspettiamo la sentenza, ma già nel parere non vincolante dell’avvocato Rantos si riconosce il monopolio UEFA”.

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