Il turno infrasettimanale con la Turris regala al Foggia Calcio un punticino “amaro”. I corallini vanno in vantaggio due volte e gli uomini del tecnico Marchionni li riacciuffano in entrambi i casi. Il 2-2 premia il contropiede degli ospiti e frustra le trame offensive dei rossoneri, tanto vogliosi di cercare il gol della vittoria quanto fragili e impacciati con la palla tra i piedi dei difensori. Dagli errori dei centrali, infatti, sono nate le azioni più pericolose dei campani.
FORMAZIONE – Marchionni conferma il 3-5-2 delle ultime giornate con Gentile in regia a centrocampo, affiancato dalle mezzali propositive Rocca e Vitale, con D’Andrea a far coppia d’attacco con Curcio, pronto a girargli attorno qualche metro più indietro.
PRIMO TEMPO – La gara la fa il Foggia per il primo quarto d’ora: palla a terra, tanti scambi ma poche conclusioni verso la porta. Al 13′ i pochi intimi dello Zaccheria gridano al gol: cross da sinistra di Rocca, bella rovesciata di Curcio che però colpisce male la sfera che piomba sulla testa di D’Andrea, poco reattivo nel girare a rete a due passi dalla porta. La palla esce a lato. Poco dopo reagisce la Turris in un’azione di alleggerimento conclusa con la conquista di un calcio d’angolo. Sulla battuta dello stesso Longo, tutto solo davanti alla porta, col piatto mette incredibilmente a lato. Sono le avvisaglie del vantaggio che arriva al 18′ su una disattenzione di Gavazzi. Tascone si intrufola in area e con un potente destro coglie in pieno la traversa, la palla finisce dalle parti di Longo che in rovesciata fa gol. Il Foggia reagisce con le solite trame ma fa fatica ad entrare in area e ad impensierire il portiere avversario. Allora ci provano con le conclusioni dalla distanza. Prima Curcio, poi Gentile si vedono respingere dalle gambe dei difensori delle autentiche bordate destinate a centrare la porta. Poi Abagnale, numero uno della Turris, compie una prodezza su un destro al volo di Gentile. Graffia quel tanto che basta per mandare in angolo un pallone destinato ad infilarsi nell’angolino basso della porta. Poi, però, deve arrendersi al 45′ alla prodezza di Curcio che al volo, di sinistro, scaglia il pallone nel sette per l’1-1.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa La Turris parte meglio e al 53′ è di nuovo in vantaggio. Con il Foggia tutto proteso in avanti, una palla respinta dalla difesa corallina termina sui piedi di Kalombo, ultimo uomo dei rossoneri. L’esterno non si libera del pallone e serve involontariamente un avversario. Contropiede più che fulmineo, palla a Pandolfi e rasoterra che si infila in rete dopo essere passato tra le gambe di Fumagalli. Il Foggia prova a reagire subito e si riversa in attacco con Marchionni che manda in campo Balde al posto di Vitale, con l’arretramento di D’Andrea a centrocampo. Poi Germinio e Salvi al posto di Anelli e Gentile. Al 66′ ecco l’episodio del pareggio. D’Andrea è più scaltro di Lorenzini, gli ruba il pallone e si appresta a crossare, ma il centrale lo stende in area. L’arbitro assegna il rigore che Curcio trasforma siglando il quinto gol con la maglia del Foggia. Nel finale i rossoneri sentono di poter anche vincere la partita. Sfiorano la traversa con un bolide di Salvi e poi non sono freddi davanti al portiere con Garofalo, ben lanciato da Dell’Agnello, che ottiene niente più di un calcio d’angolo. Nel finale un colpo di testa di Germinio viene fermato dall’intervento del portiere e dal palo.