I Gunners soffrono ma passano di misura; Arteta festeggia ancora. Reti bianche per Ten Hag, il West Ham riacciuffa il Southampton

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @dchinellato

Leeds-Arsenal 0-1

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Più forti di tutto. Anche di un salto di corrente che manda in tilt i sistemi tecnologici arbitrali e ferma la partita per 40’ appena 69 secondi dopo il fischio d’inizio. L’Arsenal vince anche Leeds e si conferma prima della classe in Premier, con 27 punti e il 9° successo in 10 partite. Il gol vittoria lo firma Saka al 35’, approfittando di un regalo di Rodrigo che fa cominciare l’azione. La squadra di Arteta soffre ad Elland Road, rischia grosso al 64’ quando Bamford calcia a lato un rigore concesso dalla Var per un mani di Saliba. E rischia ancora di più al 92’, quando l’arbitro concede un rigore al Leeds ed espelle Gabriel, decisioni che vengono entrambe ribaltate dalla Var. Alla fine, l’Arsenal conquista una nuova vittoria e continua la sua marcia in testa alla classifica. Vittoria è quello che in questo momento manca al Leeds, che non ha più esultato dopo il 3-0 casalingo al Chelsea del 21 agosto. Questa con l’Arsenal è la sesta gara di fila senza successi, la seconda sconfitta consecutiva che rende ancora più difficile la classifica: il Leeds ora ha 9 punti in 9 partite, in piena zona retrocessione.

Aston Villa-Chelsea 0-2

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La magia continua. Il Chelsea di Potter vince per la quinta partita consecutiva tra Premier e Champions e per la quarta non incassa gol, confermando il cambio di marcia col nuovo allenatore. Gli eroi del 2-0 in casa dell’Aston Villa che porta i Blues a quota 19 in classifica in 9 partite (quarto posto consolidato) sono Mason Mount, autore di una doppietta, e il portiere Kepa, decisivo con le sue parate nel primo tempo per tenere avanti gli ospiti. Per l’Aston Villa è il primo stop dopo 4 risultati utili: squadra ferma a 9 punti in classifica dopo 10 partite e panchina di Steven Gerrard sempre più a rischio. Mount sblocca già al 6’ approfittando di un clamoroso errore di Mings, che a centro area rinvia male di testa lasciando campo libero al fantasista dei Blues per il suo primo gol stagionale. Poi comincia il Kepa show, che con 6 parate decisive e l’aiuto dei legni tiene avanti il Chelsea. Potter riequilibra la squadra nella ripresa inserendo Azpilicueta e Koulibaly, l’Aston Villa cala e al 65’ incassa il gol, ancora con Mount che stavolta fa centro con una splendida punizione. Potter diventa il primo allenatore del Chelsea dopo Sarri a vincere le sue prime tre uscite in Premier.

Manchester United-Newcastle 0-0

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Niente gol a Old Trafford nella sfida tra una squadra che deve costantemente dimostrare di appartenere all’elite di Premier League e una che ha come obiettivo quello di entrarci. Lo United, con Cristiano Ronaldo inefficace titolare al centro dell’attacco e furioso per essere stato rimpiazzato al 59’, pareggia per la prima volta in stagione e resta senza gol in Premier per la prima volta in due mesi, controlla il gioco ma non è concreto in zona gol. La squadra di Ten Hag sale a 16 punti in classifica in 9 partite e si prepara alla sua settimana infernale che prevede i confronti con Tottenham (mercoledì) e Chelsea (sabato). Il Newcastle porta a 5 la striscia di gare senza sconfitta ma rallenta dopo due vittorie consecutive.

Southampton-West Ham 1-1

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Niente gol di Scamacca, niente vittoria del West Ham. Quella che era diventata una regola nelle ultime due giornate di Premier non si applica a Southampton, dove l’azzurro resta a secco e la sua squadra pareggia interrompendo la serie di due vittorie. Il West Ham sfiora il 60% di possesso palla e chiude con 22 tiri, ma solo in tre occasioni la squadra di Moyes (che ora ha 11 punti in 10 partite) centra lo specchio. Punto importante per il Southampton, che chiude una striscia di 4 sconfitte e sale a quota 8 punti in 10 partite. Padroni di casa in vantaggio al 20’ con Perraud ma al 42’ perdono per infortunio Bella-Kotchap. Il West Ham attacca e trova il pari al 64’ con capitan Rice, che infila un destro telecomandato dal limite dell’area. Il risultato non cambia più.

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