I Red Devils hanno ufficializzato il ritorno a Manchester del giocatore. Era in Brasile per difendersi dalle accuse di violenza sulla ex fidanzata. Sarà utilizzabile già martedì in Champions contro il Galatasaray

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato @ dchinellato

L’esilio è finito. Domenica Antony tornerà ad allenarsi col Manchester United e a completa disposizione di Eric Ten Hag, dopo oltre tre settimane di lontananza volontaria (ma non di sospensione) mentre il 23enne brasiliano, prelevato dai Red Devils la scorsa estate dall’Ajax per 100 milioni di euro, era in Brasile per difendersi dalle accuse di aggressione e maltrattamenti mossegli dalla sua ex fidanzata, Gabriella Cavallin. Accuse che Antony ha sempre negato e per cui ha collaborato da subito con la polizia, ma che gli sono costate la convocazione nel Brasile nell’ultima sosta e un esilio forzato dallo United.

reintegro

—  

Antony è tornato in Gran Bretagna martedì, col permesso delle autorità brasiliane, e si è subito messo a disposizione della polizia di Manchester, dove l’ex fidanzata ha sporto denuncia per tre diverse aggressioni tra il giugno 2022 e lo scorso maggio. “Il Manchester United ha deciso che Antony può tornare ad allenarsi a Carrington e a disposizione per le partite anche se le indagini della polizia continuano - hanno annunciato i Red Devils in un comunicato -. La sua posizione verrà rivalutata se le indagini delle autorità dovessero produrre altro. Come club, condanniamo ogni atto di violenza e di abusi e riconosciamo l’importanza di salvaguardare tutte le persone coinvolte”. Antony non è a Carrington oggi e non sarà a disposizione per la partita di Premier di sabato col Crystal Palace, ma sarà in gruppo da domenica e utilizzabile già dalla partita di Champions di martedì contro il Galatasaray.

accuse

—  

La denuncia contro Antony è diventata di dominio pubblico ad inizio settembre, proprio mentre lo United era ancora alle prese con lo shock mediatico del caso Greenwood, prima reintegrato e poi, dopo le polemiche seguite alle prime indiscrezioni sulla decisione del club, prestato al Getafe. In un’intervista in Brasile, Cavallin ha raccontato che Antony avrebbe prima minacciato di gettarla da un’auto in corsa dopo un litigio lo scorso giugno, quando lei era incinta, poi nel gennaio scorso in un hotel di Manchester le avrebbe dato una testata e danneggiato con un pugno il suo impianto al seno. A maggio un nuovo litigio le avrebbe procurato una frattura al dito. Dopo queste accuse, altre due donne in Brasile si sono fatte avanti accusando Antony di aggressioni e maltrattamenti. L’esterno ha sempre negato le accuse, che avevano portato il 10 settembre lo United a concedergli un permesso per rimanere in Brasile e difendersi. Il 23enne resta sotto indagine, sia in patria che a Manchester, ma i Red Devils hanno riferito che Antony ha fornito prove concrete della sua innocenza, le stesse che ha messo a disposizione della polizia sia in Brasile che a Manchester.

l'altro caso

—  

Il reintegro di Antony lascia Jadon Sancho come unico esiliato in casa United. Per l’esterno si tratta di un provvedimento disciplinare seguito alla partita contro l’Arsenal di inizio settembre, quando Ten Hag aveva rivelato di averlo escluso dalla convocazione perché “in allenamento non ha raggiunto gli standard richiesti ad un giocatore dello United” e l’inglese aveva risposto con un lungo post social poi cancellato in cui si definiva capro espiatorio dando di fatto del bugiardo al suo allenatore. Un faccia a faccia tra i due dopo la sosta non è servito, perché Sancho rifiuta di chiedere scusa. Il 23enne inglese nelle ultime settimane è esiliato dalla prima squadra: non può avvicinarsi ai compagni, gli è stato tolto l’armadietto in spogliatoio e non può nemmeno entrare nelle strutture dedicate alla prima squadra. Lavora a parte con un preparatore personale, occasionalmente con l’Under 21, e deve usare le strutture delle Academy stando attento a chiudere la porta a chiave quando si cambia perché “nella struttura ci sono anche dei minori”. I compagni lo hanno più volte invitato a chiedere scusa, ma Sancho per ora resta fermo sulle sue posizioni. È in esilio. Più di quella di Antony, è la sua situazione a sottolineare il caso dello United nelle ultime settimane, anche se le ultime vittorie cominciano lentamente a farlo passare in secondo piano.

Adblock test (Why?)