La prima visita dell’Andria allo Zaccheria 

Il primo incontro tra Foggia e biancazzurri andriesi risale al 2 gennaio 1955, nell’ambito del Campionato di IV Serie, a cui i federiciani si affacciavano da matricole, dopo aver vinto l’anno prima il torneo di Promozione al termine di un acceso duello con i vicini barlettani. 

Per il Foggia è invece una stagione anonima e deludente. Le speranze di lottare per il primato, come era avvenuto nel campionato precedente, svaniscono fin dalle prime battute, e quando si affronta l’Andria c’è già stato un avvicendamento nella guida tecnica, con Remondini che ha preso il posto di Kovacs, ultimo ungherese a sedere sulla panchina rossonera. Però, almeno in quel piovoso 2 gennaio 1955, il Foggia coglie una larga e limpida vittoria, dominando in lungo e in largo gli ospiti. Di seguito la cronaca dell’incontro, tratta dalla Gazzetta del Mezzogiorno, a firma di Giulio Cifarelli, pioniere del calcio foggiano, che negli anni ’20 aveva militato da calciatore nelle file dei Satanelli. 

SU DI UN TERRENO PESANTE E VISCIDO
Foggia – Andria 3 – 0
In vena, i rosso-neri conseguono una brillante vittoria nonostante la difficoltà del terreno e le belle parate del portiere ospite.

Con un terreno pesante e viscido per la pioggia che veniva giù lentamente, non si poteva pretendere che venisse sviluppata una mole di gioco tale da lasciare pieni di ammirazione gli spettatori, giacché difficilissimo era il controllo della palla e non meno difficile lo stare in piedi per gli atleti che dovevano compiere miracoli di equilibrio. Ne è venuto fuori un incontro che solamente a tratti ha avuto delle note di spicco.

Il Foggia, pur avendo manovrato solamente a tratti, ha giocato meglio e la sua vittoria viene a sancire una larga superiorità territoriale, oltre che una migliore veduta di gioco ed un miglior sfruttamento delle situazioni contingenti.

Il Foggia ha avuto una partita facile in difesa, nonostante che Mupo II non si sentisse a suo agio sul terreno viscido ed anche perché la mediana è stata insuperabile con Gorini e Pulcinella. All’attacco le cose non sono andate come dovevano, perché qualche … reminiscenza del passato ha fatto capolino nel gioco di Mupo I e di Stornaiuolo (più nel primo che nel secondo) e Maroncelli non poteva manovrare come era abituato a fare con Gola e Colombo; mentre, quando Bartolini è passato al centro, si è avuta un’altra fisionomia perché insieme a Bacci ha costituito il trampolino di lancio per aumentare il punteggio.

I gol sono stati segnati con azioni che hanno impegnato quasi tutti gli uomini dell’attacco. Il primo è partito da Gorini che ha lanciato in profondità a Stornaiuolo, il quale ha pescato Bartolini libero e gli ha dato la palla, taglio verso il centro e tocco preciso di Maroncelli che ha mandato la sfera raso terra nell’angolo a destra di Bosco. Nella ripresa, dopo che Maroncelli da ottima posizione si è … “mangiato” una palla da gol, al 12’ Pulcinella dà a Mupo I che traversa lungo sulla destra ove si trova Maroncelli, tiro al volo di questi e Bosco salta come un capriolo riuscendo a respingere di pugno, la palla ritorna a Maroncelli che questa volta la manda al centro ove sopraggiunge Bartolini che si lancia in tuffo a pesce e la colpisce con la testa mandandola a scuotere la rete dell’Andria. Sul 2 a 0 il Foggia riprende maggiore quota e c’è voluta tutta la bravura di Bosco (ammiratissime le sue magnifiche parate su tiri di Bacci prima e di Gorini dopo) perché gli azzurri non capitolassero ancora. A sette minuti dalla fine il terzo gol su azione cominciata da Mupo I e conclusa da Bacci che ha lanciato Bartolini il quale ha tirato al volo spiazzando il portiere avversario. E la partita è finita con altre due applaudite parate di Bosco.

Giulio Cifarelli

Foggia: Despal; Lazzeri, Mupo II; Gorini, Pezzini, Pulcinella; Bartolini, Stornaiuolo, Maroncelli, Mupo I, Bacci.

Andria: Bosco; Jori, Coccellato; Oreste, De Benedictis, Voccia; Minzera, Torti, Marzi, De Pancher, Pengo.

Arbitro: Parisi di Messina.

Reti: nel p.t. al 12’ Maroncelli; nel s.t. al 12’ ed al 38’ Bartolini.

Note: 3 a 3 i corner; al 30’ del primo tempo Voccia si è prodotto una lacerazione al sopracciglio destro in uno scontro con un compagno di squadra ed è uscito fuori campo per rientrare dopo una diecina di minuti a mezzo destro; nella ripresa Bartolini e Maroncelli si sono scambiati di posto; 3.000 spettatori.

Dopo i primi match degli anni ’50 in Quarta Serie, il derby con l’Andria (che alla sua ragione sociale aveva nel frattempo aggiunto l’appellativo federiciano Fidelis), tornerà a far capolino (se si eccettuano gli incontri di Coppa Italia di Serie C) dopo un lunghissimo intervallo, nel campionato di Serie B 1995/96 (esordio di Tarcisio Burgnich in panchina e sconfitta sul neutro di Benevento);

e poi diventare, soprattutto in Serie C (indimenticabile l’emozione per la vittoria in pieno recupero con gol di petto – ! – di Iemmello nel 2015/16), un appuntamento quasi fisso. E a proposito di vittorie sul filo di lana, va pure ricordata quella del Foggia allenato proprio da Zeman, in rimonta, stagione 2010/11, con gol di testa del carneade Iozzia, un successo, quello del boemo e dei nostri colori, che ci auguriamo sia di buon auspicio per la partita di domani. L’ultimo Foggia – Andria, invece, semplicemente … non si è disputato, a causa della sospensione del campionato di Serie D 2019/20 dovuta alla epidemia di Covid-19.

Per completezza, concluderemo con il ricordare che la prima partita in assoluto dell’Andria a Foggia si sarebbe dovuta disputare nel Campionato di Prima Divisione Pugliese del 1942/43, contro la squadra B del Foggia. Si sarebbe, ma anche in questo caso il match non si disputò, perché l’Andria vi rinunciò (ritirandosi poi dal torneo) e il Foggia B vinse così a tavolino.

Walter Guarini    

(RIPRODUZIONE RISERVATA)

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