La rete della vittoria allo scadere è la 138ª in campionato di Kylian (eguagliato il primato di Cavani) e la 3000ª del club
Dimenticare Monaco e la Champions League. Ripartire da Brest, con la Ligue 1. Se questa era la missione, il Psg l'ha compiuta, ma senza brillare, senza convincere. In ogni caso, la squadra di Galtier incassa tre punti e conferma la leadership di un campionato che rimane l'unico traguardo a disposizione. Nonostante una rosa che meriterebbe ben altri palcoscenici dove scintillare. In Bretagna arriva la vittoria, al solito nel segno di Mbappé, dopo il vantaggio di Soler e il pareggio di Honorat.
blando
—Il primo tempo, come il secondo in realtà, è blando. Come il ritmo e il gioco, sempre improvvisati nell'asse Messi-Mbappé, talmente scontato da diventare di facile lettura per la difesa di casa. Al di là delle accelerazioni del francese e delle fiammate dell'argentino. Ma Messi non sfrutta neanche una punizione dal limite, di solito ideale per spezzare l'equilibrio: palla sulla barriera (33'). Alle imprecisioni in costruzione, vi rimedia Soler che aveva colto il palo all'11', ma corregge in rete la conclusione di prepotenza di Mbappé da fuori area (36').
tremila
—Al solito, il Psg tende ad accontentarsi. Non il Brest, limitato per qualità e tecnica, che però ci mette il cuore e trova il pari al 44' con Honorat, che imita Mbappé sfuggendo in profondità, evitando il ritorno di Ramos e infilzando Donnarumma. Quasi una provocazione per il fuoriclasse parigino che sfoggia la copia originale al 45' di una ripresa molto povera in occasioni, servito di prima da Messi. Mbappé evita Bizot e mette dentro, negando al Brest un pareggio che sarebbe stato forse più giusto. Ma in tal modo, Mbappé eguaglia il primato di Cavani in Ligue 1 (a 138 gol) e realizza quella che è la rete numero 3000 nella storia del club, sempre in Ligue 1. Magra consolazione in una stagione ormai insipida.
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