Il tecnico e il portiere dei bavaresi hanno parlato alla vigilia della sfida di San Siro: "Bello giocare qui, quella nerazzurra è una squadra esperta"

Il Bayern sbarca a Milano con la tradizione a favore: in tre passaggi nella San Siro interista, ha sempre vinto. Inoltre nei debutti europei da vent’anni registra soltanto successi. Julian Nagelsmann però guarda al presente e non al passato: "La prima partita non è decisiva, però vogliamo iniziare bene. La storia del Bayern dice che è sempre tra le favorite per il successo finale. Ma un passo alla volta. Quando ci sono tante partite in tempi ristretti non bisogna mostrare debolezze. È sempre bello giocare a San Siro, io non ci sono mai stato. Mi ricordo però da tifoso l’esultanza di Oliver Kahn dopo aver parato il rigore decisivo nella finale del 2001, vinta dal Bayern sul Valencia".

COSA SI ASPETTA

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La sconfitta dell’Inter nel derby gli ha fornito anche qualche suggerimento. "Il Milan è stato molto aggressivo, la partita però è stata decisa anche da piccole distrazioni. Quando si va male in campionato la Champions può essere una benedizione, ti può far riscattare subito. L’Inter è molto esperta. Non guardo a come sta andando in campionato, ma alle qualità dell’Inter, al buon lavoro di Inzaghi e senza Lukaku c’è Dzeko, che è altrettanto importante. L’Inter difenderà bassa, noi dobbiamo essere più alti e creativi, opporci alle loro trovate tattiche. Ma ripeto che il campionato non è determinante, perché questa è un’altra competizione".

NOSTALGIA

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Il Bayern non è al comando del suo campionato, dopo due pareggi consecutivi che hanno frenato un avvio spettacolare. Nelle prime quattro partite ufficiali, Supercoppa compresa, i bavaresi avevano segnato 20 reti, incassandone quattro. Poi due 1-1 che hanno risvegliato la nostalgia per Robert Lewandowski, data la quantità di occasioni avute e non sfruttate: "Non siamo andati così male sabato. Ho tutti i giocatori a un livello fisico buono e sono intercambiabili, i cambi non modificano il gioco. Certo Lewandowski ha lasciato una lacuna, abbiamo dovuto riadattare il modo di giocare, però abbiamo trovato la strada giusta in fretta". Il 35enne allenatore del Bayern, più giovane del suo capitano Manuel Neuer, che gli siede a fianco e dice: "Il gruppo è duro, lo stadio particolare, mi piace, ha una bella atmosfera, è unico e qui ho trionfato con lo Schalke. Abbiamo una statistica positiva nei debutti in Europa, vogliamo continuare così, ma può succedere anche di perdere. Ovvio che non vogliamo che succeda domani, anche se l’Inter è forte. Dobbiamo entrare con la giusta mentalità e confermare la nostra classe. Ma non dobbiamo sottovalutare l’Inter".

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