In estate il centrocampista era vicinissimo agli azzurri ma alla fine scelse l'Al Ahli: "Ho deciso così per crescere come calciatore"

In estate aveva lasciato di stucco il Napoli e la comunità di tifosi azzurri. Un lungo corteggiamento, la trattativa vicinissima alla conclusione e poi, d’improvviso, il voltafaccia e l’accordo con l’Al Ahli. Adesso Gabri Veiga, uno dei principali obiettivi dell’ultimo mercato di De Laurentiis, racconta la sua versione e, soprattutto, dice che non è stata una questione di soldi. Il 21enne centrocampista spagnolo, intervistato da Cadena Ser, racconta: “Non sono andato in Arabia Saudita per soldi. Capisco che ognuno ha la sua opinione, ma c’erano altre ragioni che hanno fatto pendere la bilancia e sono molto orgoglioso della scelta che ho fatto". 

allenatore

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Quali ragioni? "Alla fine, tra tutte le opzioni che stavo valutando, credo sia stata quella che mi ha permesso di crescere come calciatore, di maturare e di continuare a crescere nel mondo del calcio. Un allenatore giovane, una squadra con tante stelle e un campionato che sta crescendo molto. È stato un passo per guardare al futuro, anche se ci sono molte persone che non lo capiscono”. Gabri Veiga spiega che un ruolo importante l’ha recitato Mathias Jaissle, ex Red Bull Salisburgo e ora sulla panchina dell’Al Ahli. “Mi chiamava molte volte al giorno e questo l’ho apprezzato molto in termini di fiducia”.

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