Botta e risposta tra il brasiliano del Real Madrid, insultato pesantemente nella gara con il Valladolid, e il presidente del massimo campionato spagnolo: "Non dovrebbe scrivere certe cose, è ingiusto, noi combattiamo il razzismo da anni"
Si torna a parlare di razzismo nel calcio con il dovuto carico di polemiche, alimentate in questo caso da certe prese di posizione. Vittima degli insulti beceri dei tifosi avversari è ancora il brasiliano del Real Madrid Vinicius Junior. Ad attaccarlo i sostenitori del Valladolid, nella gara vinta 2-0 dai Blancos. Contro l'esterno, già insultato circa tre mesi fa quando a difenderlo era intervenuto anche Pelé, sono stati lanciati vari oggetti e i tifosi del Valladolid si sono distinti anche per l'orrenda imitazione di una scimmia.
Lo sfogo
—Troppo per Vinicius che dopo la gara si è sfogato sui social: "I razzisti continuano ad essere presenti negli stadi e a guardare da vicino il più grande club del mondo. Intanto la Liga continua a non fare nulla. Io continuerò a giocare a testa alta e festeggerò le mie vittorie con il Real Madrid. Alla fine, è anche colpa mia".
La replica
—Il post è diventato subito virale, costringendo la Liga, direttamente chiamata in causa dal giocatore, a prendere posizione. Ma la replica del presidente Tebas ha lasciato molti sorpresi. Più che condannare il razzismo, se la prende infatti con Vinicius: "Combattiamo da anni contro il razzismo. Vinicius è molto ingiusto e non dovrebbe dire che 'la Liga non fa nulla contro il razzismo', dovrebbe informarsi meglio. Siamo a sua disposizione affinché tutti insieme, possiamo andare nella stessa direzione".
Denunce
—Nella nota di oggi la Liga spiega poi: "Già prima della denuncia di Vinicius Junior, giocatore del Real Madrid, sui suoi social network, avevamo rilevato insulti razzisti da parte di qualcuno, dagli spalti dello stadio. Questi eventi saranno segnalati alla Commissione Antiviolenza e alla Procura per i Crimini d'odio, come è stato fatto in altre occasioni in cui la Liga, dopo aver indagato sui comportamenti razzisti dentro e fuori gli stadi, ha guidato la lotta contro questo tipo di atti. Nel caso di insulti razzisti da parte di tifosi nei confronti di giocatori - prosegue la nota - oltre a denunciare i fatti davanti alla suddetta Commissione di Stato, dalla stagione 18/19 la Liga ha portato anche questi casi davanti alla Procura che si occupa dei reati d'odio".
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