Dallo show di un portiere esordiente, Spink, fino all’incubo austriaco: nel 1982 il club vinse la Coppa dei Campioni, ora torna in Europa dopo 13 anni...

Un giovedì di fine estate come tanti altri, quel 26 agosto 2010. Adriano Galliani si prepara a chiudere l’affare Ibrahimovic, convincendo lo svedese a scegliere la Milano rossonera dopo la storia mai decollata col Barcellona. L’Europa League spalanca le porte alle qualificate dai preliminari, vere Forche Caudine di fine agosto: la Juve passeggia sullo Sturm Graz, il Napoli non si distrae contro l’Elfsborg, il Palermo elimina il Maribor ma permette agli appassionati rosanero e a tutto il calcio europeo di scoprire la classe di Josip Ilicic, al punto da convincerlo a sbarcare in Sicilia già alla fine della doppia sfida. Nella pioggia di playoff di Europa League, al Villa Park di Birmingham si consuma uno psicodramma: l’Aston Villa si fa clamorosamente rimontare dal Rapid Vienna. E fallisce, di nuovo per mano degli austriaci, l’accesso ai gironi. Dal 3-2 complessivo al 3-4 nel giro di quattro minuti; la squadra di Birmingham implode e a fine partita le lacrime dei giocatori si mescolano alla pioggia battente. Dal settore riservato ai tifosi del Rapid si alza uno striscione inquietante e premonitore allo stesso tempo: "Il vostro incubo è tornato". L’incubo inizia quella stessa notte. E dura 13 anni. 

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