Dopo l'episodio avvenuto questa notte a Milano cresce l'allerta nelle tifoserie. I Magpies hanno comunicato che stanno collaborando con le autorità locali per risolvere la questione

Salvatore Malfitano

La vigilia della sfida tra Milan e Newcastle è stata funestata dall'aggresione subita da un tifoso inglese. Eddie McKay, 58 anni, è stato accoltellato nella notte tra lunedì e martedì mentre era in compagnia del figlio nella zona dei Navigli, assalito da un gruppo di 7-8 persone, come riportato dalle forze dell'ordine. Ferito alla schiena e alle braccia, è stato trasportato al Policlinico e le sue condizioni non sono gravi.

l'allerta

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I familiari l'hanno raggiunto in giornata. "Mio padre è stabile - ha detto la figlia di McKay, Rachel - ma è un po' sotto shock. È profondamente dispiaciuto per il fatto che non potrà assistere alla partita e si augura che ogni altro sostenitore inglese faccia attenzione e si tenga al sicuro. Ha avuto da poco due interventi al ginocchio, così quando ha provato a scappare è caduto e in quel momento è stato assalito. Mio fratello sta bene ma anche lui è scosso dopo aver visto ciò che è accaduto a nostro padre. Non abbiamo dormito tutta la notte". Intanto anche il Newcastle ha rilasciato alcune dichiarazioni ufficiali sulla vicenda attraverso un portavoce. "Siamo profondamente preoccupati per le notizie dell'aggressione di un nostro tifoso a Milano lunedì sera e stiamo collaborando con le autorità locali per comprendere le circostanze. I nostri pensieri sono rivolti al tifoso e alla famiglia, speriamo in una guarigione rapida e completa". La Newcastle United Supporters Trust ha anche consigliato di non camminare da soli in strada dopo la partita e di restare in gruppo. Secondo i media inglesi, inoltre, si sarebbero recate a Milano oltre mille persone sprovviste del biglietto, rispetto ai 4.500 tagliandi che sono stati riservati alla tifoseria ospite per entrare al Meazza.

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