Il Foggia Calcio sa soffrire. Questo è quanto certifica la vittoria 0-2 sul campo del quotato Catania. Un risultato preziosissimo per la classifica e ancor di più per il morale. Un morale che sale per il risultato numerico ma anche e soprattutto per la partita, gestita con raziocinio nonostante le difficoltà di affrontare un avversario tra i più attrezzati del girone e per giunta davanti a sedicimila spettatori, tutti di fede catanese. Ma ancor di più il Foggia è stato più forte della sfortuna che ha costretto tre dei suoi difensori ad alzare bandiera bianca. Ma andiamo per ordine e partiamo dalla tattica.
FORMAZIONE – Cudini fa un passo indietro e dopo due settimane di 3-4-1-2 torna al 4-3-1-2. Non mancano però le difficoltà nell’allestimento dell’organico. Frigerio non è convocato. Beretta e Tounkara saltano la partita per problemi fisici mentre Rizzo si fa male nel riscaldamento. A sinistra gioca Salines, vale a dire sul lato opposto rispetto al suo ruolo naturale. In attacco spazio a Peralta dietro alla coppia Tonin-Embalo. La regia della squadra è affidata a Marino con Martini e Di Noia ai suoi lati.
PRIMO TEMPO – Il Catania parte determinato e aggressivo. Pressa alto e roba molti palloni. Il Foggia soffre questo atteggiamento per diversi minuti, non riuscendo a tenere palla in attacco, dove Tonin e Embalo non solo fanno fatica ad entrare in azione ma giocano molto distanti dalla porta. Al 14’ la prima azione degli etnei: radente da destra di Chiricò per Rocca, che di destro al volo costringe Nobile al salvataggio in angolo. Una manciata di secondi dopo è Bocic a fare tutto da solo: arriva sul fondo, punta la porta ma calcia sull’esterno della rete. Al 17’ risponde il Foggia, ma il mancino di Peralta, ben imbeccato da Salines, esce di poco a lato. I rossoneri capiscono di dover prima coprire e poi cercare di ripartire. Proprio in occasione di una ripartenza, al 20’, il Foggia spreca una buona palla gol. Tonin ruba palla a centrocampo, imposta per Di Noia che avanza per qualche metro e, giunto al limite dell’area, serve l’attaccante ex Cosenza, che però perde l’attimo e non perfettamente coordinato (la palla gli rimane un po’ dietro) calcia di poco a lato.
SECONDO TEMPO – Al ritorno in campo è il Foggia più pronto e determinato. Al 2’ s.t. Di Noia con un sinistro dai venti metri manda non molto a lato della porta difesa da Bethers, subentrato nell’intervallo a Livieri, infortunato. Lo stesso Di Noia al 7’ s.t. in scivolata colpisce a rete un rasoterra da sinistra di Tonin, bravo a ripulire, difendere e servire un prezioso pallone al compagno. Il Catania è in blocco e il tecnico siciliano cambia. Fuori Deli e Sarao, dentro Zammarini e Di Carmine, già autore dei due gol che condannarono il Foggia alla retrocessione dalla B qualche anno fa, in un Verona – Foggia 2-1. Quando il Foggia sembra poter andare in scioltezza la sfortuna si accanisce. All 11’ s.t. si fa male Garattoni. Cudini al suo posto inserisce Antonacci che si piazza sulla corsia difensiva di sinistra, con lo spostamento di Salines a destra. Per il tecnico non c’è pace e al 17’s.t. perde anche Marzupio (problema al ginocchio sinistro) e al suo posto manda in campo Papazov. Il Catania intuisce la difficoltà dei rossoneri, alza il ritmo e al 22’ coglie la traversa con un tiro dal limite: sinistro a giro e palla sul legno. Determinante il tocco di Nobile in tuffo. I siciliani premono ma nel loro momento migliore il Foggia a sblocca la partita. Segna Marino al 28’ s.t. con una rasoiata dai venti metri al volo su un rasoterra arretrato di Peralta (fuori misura per Martini ma perfetto per il regista). Uno a zero. Cudini cambia. Fuori l’autore del gol Marino, Peralta e Embalo, sostituiti da Schenetti, Idrissou Subutan e Vezzoni. Il modulo diventa un 3-5-2. Al 36’ s.t. il Catania può far subito gol con Chiricò che di piatto (ma col destro, il piede sbagliato), manda alto un cross di Marsura sul quale Nobile smanaccia in uscita. Al 39’ s.t. ancora Chiricò impegna Nobile al volo per deviare in angolo una punizione destinata ad infilarsi nel sette della porta. Al 47’ s.t. Castellini ci prova dalla lunga distanza con Castellini ma la palla esce a lato. All’ultimo dei sei minuti di recupero il Foggia raddoppia con Tonin. L’attaccante è bravo a intrufolarsi su un lancio lungo dalla difesa rimasto a metà tra difensore e portiere. Due a zero e partita finita.