Rino La Forgia
SORRISI A META’

Foggia-Francavilla alla vigilia poteva dare un peso alle ambizioni foggiane relativamente alla zona play off, considerando che si affrontava una bella realtà nel torneo in questione. Squadre in campo e primo tempo alquanto strano con un Foggia vivace solo nelle intenzioni. Una prima frazione di gioco comunque abbastanza godibile grazie soprattutto alla Virtus che ha dimostrato appieno di meritare tutti gli apprezzamenti degli addetti ai lavori. Squadra quadrata e ben diretta, più pratica rispetto ai nostri, specialmente attraverso delle ripartenze piuttosto velenose dove Volpe ha dovuto spesso anticipare gli avanti biancazzurri fuori dalla propria area di competenza. Sostanzialmente solo un paio di azioni gol di rilievo tra le due formazioni, sino ad una giocata di pregevole fattura dei nostri a portare il Foggia al provvisorio vantaggio poco prima del termine del primo tempo. Nella seconda frazione di gioco temevo un Foggia ancora impallato, ma la musica decisamente cambiava, al pari di un arbitro che durante il primo tempo invece tirava fuori i cartellini a seconda del colore di maglia. In realtà la Virtus comunque continuava a tenere in apprensione, ma ciò alla fine ha reso la nostra vittoria più bella, perchè più sofferta. Il migliore dei nostri sicuramente Di Pasquale che con i compagni di reparto dimostra di essere uno dei punti più affidabili della formazione di Zeman. Il migliore in campo poi lo citiamo anche per dispiacere, dal momento in cui spesso esce disastrato nel fisico (non ha fatto eccezione neppure ieri).
Acquisita la vittoria, alcune osservazioni qua e là.
Relativamente alla prossima partita, personalmente penso rappresenti un banco di prova non indifferente, vuoi per le nostre ambizioni, vuoi perchè spesso sul terreno dell‘Avellino abbiamo anche preso delle sonore scoppole. Dopo il Bari questa è la sfida che di per sè crea più adrenalina.
Sul mercato poi fioccano nomi come consuetudine e francamente non saprei se auspicare acquisti o meno. Posso solo pensare che qualcosina potrebbe servire, ma non trascuriamo che i veri acquisti potrebbero essere tutti coloro che per infortuni non hanno dato quel che potevano.
Infine la partita contro la Virtus ci ha regalato dei sorrisi, ma confesso che la morte del Commissario Capo Antonio Trotta ha lasciato in molti di noi un magone che attutisce l’euforia per una vittoria. Addolora questa perdita mentre auspicavamo vincesse la propria battaglia e già immaginavamo di averlo, chissà, sul terreno dello Zacc a festeggiare con coloro che si erano prodigati per lui. Già, i nostri ultrà. Il cuore pulsante della nostra tifoseria di cui a volte non ho condiviso alcune cose, ma che allo stesso tempo dimostrano la loro fede, il loro cuore. Il loro gesto a Catanzaro resta, ma il finale si voleva diverso. Riposi in pace. F. F.

Rino La Forgia

foto by Foggia Calcio Movie, ph. Potito Chiummarulo

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