Una serata nera. Il Foggia perde 2-1 al Pinto di Caserta, condannato da un primo tempo fortemente negativo e da una tardiva reazione nella ripresa. Le tifoserie, invece, si affrontano prima sugli spalti con un lancio di petardi e fumogeni, poi in campo, durante l’intervallo, causando la rottura di un cancello, divelto dai casertani nel tentativo di entrare in contatto con gli ospiti. Il secondo tempo, di fatto, inizia con trenta minuti di ritardo rispetto all’orario preventivato. Scene che rendono ancora più amaro il risultato che, a giudicare dal campo, vede il meritato successo dei campani, autori di un primo tempo sopra le righe, in cui giocano, segnano e addirittura sprecano le palle buone per arrotondare il successo. E il Foggia? No, il Foggia per 45’ non c’è proprio stato. Alla consueta sterilità offensiva, palesata anche al Pinto, si è unito uno scarso filtro a centrocampo (dove Marino non è in perfette condizioni e Frigerio gioca più da mezzapunta che da mediano) e una serie di disattenzioni difensive che spianano la strada ai rossoblu. Nella ripresa qualcosa cambia. La squadra di Cudini torna in partita ma la Casertana controlla, chiude gli spazi e non concede niente. Il gol di Schenetti allo scadere è poco più di un lampo nella notte buia dei rossoneri. E così ecco impacchettata la seconda sconfitta di fila del Foggia, che già proveniva dallo scivolone interno con il Latina.
FORMAZIONE – Cudini sceglie il 3-5-2 con il ritorno di Marino in regia, davanti alla difesa composta da Salines, Carillo e Riccardi. Garattoni e Vezzoni sono gli esterni di centrocampo con Frigerio e Martini mezzali. Finiscono in panchina i trequartisti Schenetti e Peralta, per lasciare spazio in attacco a Embalo e Tonin. Il modulo del Foggia, però, varia talvolta grazie alla posizione di Frigerio, che sembra giocare qualche metro più avanti, trasformandosi in un 4-2-3-1, in cui lo stesso centrocampista, Vezzoni ed Embalo costituiscono il pacchetto di mezzepunte. Di contro la Casertana si schiera con il 4-3-3, marchio di fabbrica di Vincenzo Cangelosi, uno dei tanti ex della partita assieme a Curcio, Sciacca, Turchetta (in panchina) e Botticella (preparatore dei portieri).
PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio parte l’assolo campano. Al 5’ Montalto riceve palla su campanile di Proietti. Mette giù un pallone difficile da addomesticare e da posizione defilata calcia con potenza, scheggiando l’incrocio dei pali. Un campanello d’allarme chiaro. Una nuova avvisaglia arriva al 10’, quando Anastasio con un tocco leggero salta la marcatura di Riccardi, rientra sul destro, fa il suo ingresso in area e calcia, ma la palla esce di poco a lato. Sulla corsia difensiva di destra del Foggia si aprono autostrade. Al 18’ in contropiede la Casertana prova ad arrivare al tiro con Tavernelli, sfondando proprio da quel lato. Il calciatore casertano mette giù il pallone, rientra sul destro e calcia, ma la palla, smorzata da un difensore, viene salvata da Nobile. L’assedio porta i suoi frutti al 26’. Tavernelli, ingestibile per la difesa del Foggia, calcia dal limite, Nobile respinge corto verso il centro dell’area e Montalto deve solo appoggiare in rete. Uno a zero. E il Foggia? E’ racchiuso nella conclusione dal limite di Marino che al 28’ non inquadra la porta. In campo c’è solo la Casertana che al 38’ raddoppia. Pallone perso dalla difesa, Garattoni prova a liberare l’area su un cross proveniente da sinistra, ma non è preciso e serve Curcio che dal limite fa gol. Due a zero. L’attaccante ex rossonero none esulta. Gli uomini di Cangelosi giocano sul velluto e sfiorano il tris. Al 45’ Tavernelli (ancora sulla sinistra) in contropiede entra in area da posizione defilata e calcia sull’esterno della rete. Nel recupero Salines deve mettere il piede su una conclusione ravvicinata di Montalto destinata in fondo al sacco. Ancora più clamorosa è l’azione che spreca la Caseertana nell’ultimo minuto di recupero. Al 51’ sugli sviluppi di un angolo, Anastasio fa sponda di testa e Sciacca, praticamente sulla linea di porta, manda incredibilmente alto.
INTERVALLO – Appena le squadre fanno rientro negli spogliatoi i tifosi della Casertana riescono ad aprire un cancello per fare ingresso in campo e provare raggiungere i tifosi del Foggia che al loro ingresso a metà primo tempo avevano inscenato un lancio di fumogeni e petardi verso il settore dei padroni di casa. Gli scontri prendono il sopravvento e per ritornare in campo le squadre attendono mezz’ora oltre i quindici minuti canonici.
SECONDO TEMPO – Cudini opera dei cambi. Escono Embalo e Marino, molto appannati, entrano Schenetti e Peralta. I rossoneri sembrano essere più sul pezzo, meno assopiti. Al 48’ su sponda di Tonin, Frigerio prova la conclusione dal vertice dell’area piccola, ma il portiere para. Poi sale di nuovo la Casertana. Al 51’ ci prova Curcio con una conclusione dal limite deviata da un difensore. Al 55’ i padroni di casa chiedono il rigore per un presunto tocco di mano di Garattoni, che scivola dopo un contrasto con Anastasio e nello slancio tocca la sfera con il braccio, l’arbitro però lascia continuare. Il Foggia torna a farsi pericoloso al 77’ quando Schenetti entra in area da posizione defilata e calcia con forza, ma la sferaa esce a lato. All’81 Cudini cambia di nuovo: esce Vezzoni ed entra Rossi. Non cambia la musica, che vede sempre la Casertana pericolosa. All’83’ Nobile mette due volte la mano su conclusione di Tavernelli e tocco ravvicinato di Calapai, lesto nell’arrivare primo sulla ribattuta. Poi il lampo che genera l’illusione della rimonta. All’89’ il Foggia accorcia: Tonin arriva sul fondo e Schenetti mette il piede prima della chiusura di un avversario, infilando la rete. Due a uno. Le speranze dei rossoneri si infrangono però nel recupero, quando Riccardi rimedia la seconda ammonizione stendendo Tavernelli in contropiede, e viene espulso dall’arbitro. Un danno che si somma al danno. Contro il Potenza nel prossimo match interno mancherà la coppia difensiva titolare. Riccardi sarà out per il rosso e Carillo per aver raggiunto la somma di ammonizioni. Ma in questo momento una notizia negativa… non è più una notizia. Intanto il club indice il silenzio stampa.
FONTE FOTO: Federico Antonellis