Terzo successo per l’Albiceleste nel lungo cammino verso Qatar 2022. Contro la Blanquirroja decidono Gonzalez e l’attaccante nerazzurro, liquidando la pratica nella prima mezzora. Messi e compagnia secondi in classifica dietro al Brasile
L’Argentina chiude l'anno in bellezza, vincendo e convincendo. Tutto facile a Lima per la Seleccion, che chiude i giochi nel giro di mezzora portando a casa un successo che vale il secondo posto in classifica dietro al Brasile, primo a punteggio pieno. Succede tutto tra il 17' e il 28', merito del secondo sigillo consecutivo di Gonzalez (già a segno contro il Paraguay) e dell'11° centro di Lautaro Martinez, sempre più goleador dell’attuale ciclo targato Scaloni. Convincono anche Lo Celso, Paredes (autori di un assist ciascuno) e Messi, a cui manca solo il gol per suggellare un’altra prestazione sopra le righe. Pessima invece l’immagine lasciata dal Perù, a cui nemmeno Lapadula riesce a dare una mano nonostante la maglia da titolare consegnatagli da Gareca. La Blanquirroja complica tremendamente la propria posizione in classifica e vede allontanarsi la qualificazione a Qatar 2022, con appena un punto raccolto in quattro giornate di Eliminatorias.
UNO-DUE IN SCIOLTEZZA
—Tutto fin troppo facile per la banda di Scaloni, agevolata da un Perù che scende in campo esclusivamente per fare presenza. I padroni di casa reggono appena un quarto d'ora, con Lapadula isolato nella speranza di un'invenzione che non arriverà. L'Argentina invece bada al sodo e non si fa pregare, sbrigando la pratica con il minimo sforzo: primo affondo al 17' e rete di Gonzalez, bravo nel controllo orientato di destro per chiudere con un potente diagonale di sinistro sul palo più lontano. Il bis al 28' su intuizione di Paredes, che pesca Lautaro per vie centrali: controllo a eludere l’uscita di Gallese e facile raddoppio che cala il sipario sulla sfida.
MESSI A SECCO
—Concreta e senza fronzoli, l’Argentina passa così in modalità gestione dedicandosi a sporadiche percussioni con un Messi ispirato. Alla Pulce manca solo il gol, ma è lui a trascinare i compagni smistando palloni sulla trequarti e retrocedendo spesso a volentieri nella posizione di regista avanzato. I suoi movimenti aprono spazi per Gonzalez e Lautaro, che ringraziano senza fare troppi complimenti. Buone prestazioni anche per gli altri “italiani” in maglia albiceleste, dal viola Martinez Quarta (preciso e senza sbavature) fino a De Paul. Un pizzico di amaro in bocca forse solo per il "Papu" Gomez, a cui Scaloni concede appena una manciata di minuti nel finale al posto di Lautaro. L’Argentina archivia così il 2020 in un crescendo costante e guarda alla ripresa delle Eliminatorias previsto per marzo, quando arriveranno le due super sfide contro Uruguay e Brasile.
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