Akè, la gioia e il dramma. Dal gol in Champions alla morte del papà: tutto in pochi minuti

Una storia struggente, quella di Nathan Aké. Il centrale del Manchester City ha segnato la sua prima rete in Champions League proprio prima che suo padre lasciasse questo mondo. Un dolore enorme, per il ragazzo che ha convissuto con la peggiore delle situazioni possibili per un figlio. Il papà era da tempo malato e  i medici non gli avevano lasciato alcuna speranza di guarigione. C'era solo da attendere  l'ineluttabile. Il destino, perlomeno, ha permesso all'uomo di vivere sino al primo gol del suo ragazzo nell'Europa che conta.

LACRIME  - Aké  ha voluto esprimere le proprie sensazioni attraverso il suo profilo Instagram.

"Le ultime settimane sono state le più dure della mia vita. Mio ​​padre è stato molto malato e non c'erano più cure possibili. Sono stato molto fortunato ad avere molto sostegno dalla mia fidanzata, dalla mia famiglia e dai miei amici. Ieri dopo un periodo difficile ho segnato il mio primo gol in Champions League. E solo pochi minuti dopo lui si è spento serenamente con mia mamma e mio fratello al suo fianco. Forse doveva essere così, doveva guardarmi giocare. Lo rendeva sempre orgoglioso e felice. So che sei sempre con me, sarai sempre nel mio cuore. Questo era per te papà". Quindi un cuore e un angelo. Accanto alla foto della rete, scorrendo le immagini, c'è quella del padre.

RIPARTENZA  - Il difensore olandese, arrivato lo scorso anno per 41 milioni di sterline dal Bournemouth, non ha avuto fortuna da quando è arrivato a Manchester. Nella sua ex squadra, era il leader difensivo a livello qualitativo e quantitativo ma al City ha faticato più del dovuto, prima a causa di un infortunio che ha compromesso gran parte della scorsa stagione e poi nel lottare per riprendersi un posto in mezzo alla difesa. Ritrovato proprio nel momento più buio. Adesso, non resta che guardare avanti. Sapendo a chi dedicare gol e vittorie.