Con estrema semplicità Momo sgretola primati e scala classifiche grazie ad un rendimento costante. E il Liverpool è pronto a blindarlo

Domenica si è trasformato definitivamente nella bestia nera del Manchester United infierendo pesantemente sul passivo degli avversari, diventando l’unico giocatore del Liverpool ad andare in rete per tre match di fila ad Old Trafford e l’africano a segnare più gol nel massimo campionato inglese (107). Salah ha scavalcato con un hat-trick in 12 minuti il record di Drogba e poi ha abbracciato a fine partita il suo amico Sadio Mane: un invito a colui che sarà il prossimo a sorpassare la leggenda ivoriana del Chelsea. Dal turbante alla corona della Premier League: viene da chiedersi a che punto sia Salah nella classifica, anzi nella piramide, dei giocatori più forti del campionato inglese. In campo dà solo risposte ma Klopp porge a tutti una domanda: “Chi può essere considerato meglio di lui?”.

A suon di record

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Il ritmo del gol in Premier dopo 9 giornate impressiona ancora. Alla prima di campionato va in rete contro il Norwich (con due assist) prima di una pausa contro il Burnley per poi non fermarsi più: esattamente un gol a partita con tripletta nell’ultima gara contro il Manchester United tanto per alzare la media. Ma è in Champions che ha dato il meglio: nel girone più duro ha sempre scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori (doppiette con Porto e Atletico Madrid oltre al timbro col Milan) e ora va a segno da 10 partite consecutive, non era mai successo nella sua carriera nei cinque maggiori campionati europei. Così si diverte a scalare le classifiche numeriche: miglior giocatore per expected goals, per tiri e tiri in porta, per grandi occasioni e addirittura per tocchi nell’area avversaria. Nelle sue reti c’è velocità e controllo del pallone: la scia degli inserimenti e la vampata della tifoseria più calda d’Inghilterra, ma anche precisione, divertimento e la spensieratezza di chi ha appena segnato e sfoggia il sorriso più puro per poi cercare un’altra prateria e far piangere tutti gli altri. Il prezioso contributo di Salah è anche negli assist: naturale conseguenza di una freccia che non può essere fermata: sono già 5 in campionato quando negli anni passati non è mai andato oltre gli 11. Dopo ogni partita dunque, Salah si prende un pezzo della città ma da anni è il giocatore più rappresentativo dell’intero Egitto che tra non molto dovrà guidare alla conquista della Coppa d’Africa (mentre il Liverpool sta già cercando di ridurre allo stretto essenziale la permanenza della convocazione, magari riducendola alla sola fase finale).

Tratta per restare

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Il tramonto deve essere posticipato. Pagato 43 milioni dalla Roma, viene da chiedersi quanto valga ora, un centinaio di gol dopo e con un campionato, una Champions, una Supercoppa e un Mondiale per club in bacheca. Salah è in scadenza nel 2023 e il Liverpool si prepara a sedersi sul tavolo della trattativa più difficile. La Fenway Sports Group che possiede i Reds dovrà dare l’ok per aumentare gli attuali 12 milioni annuali, che potrebbero essere raddoppiati. Restano dubbi e timori per una possibile reazione a catena sulle richieste salariali, che andrebbero impedite per non destabilizzare gli equilibri della squadra con stipendi faraonici. Ma se non a lui, a chi?

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