La federcalcio mondiale permetterà nuovi tesseramenti a chi lascia Mosca e l’Ucraina. Contratti entro il 7 aprile, massimo 2 per club e fino al 30 giugno

dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

La Fifa ha approvato ieri una modifica al regolamento che riguarda il calciomercato che può avere un impatto importante su questo finale di stagione. I giocatori stranieri tesserati nel campionato russo, che continua in pieno svolgimento nonostante l’invasione dell’Ucraina, e in quello ucraino, possono chiedere la sospensione del proprio contratto in vigore e la possibilità di poter firmare per altri club, anche in quei Paesi nei quali il mercato è chiuso dalla fine di gennaio. Tre le condizioni imposte da Zurigo: la durata della sospensione degli accordi con le squadre russe e ucraine, pattuita fino al 30 giugno, il numero dei nuovi tesseramenti concessi, massimo due per club, e un limite temporale alla nuova affiliazione: deve avvenire entro il 7 aprile.

TRE RICHIESTE

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Tutto nasce da una richiesta della Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, che il 2 marzo scorso ha inviato una lettera a Fatma Samoura, dirigente Fifa, chiedendo lo svincolo immediato e a costo zero di tutti i giocatori stranieri presenti in Russia e Ucraina che volessero abbandonare il Paese dopo la decisione di Mosca d’invadere l’Ucraina. Il sindacato chiedeva tre cose: la liberazione dei giocatori senza conseguenze di alcun tipo; la possibilità da parte del club acquirente di tesserare i giocatori di nuovo senza alcuna conseguenza, in particolare in materia economica; l’autorizzazione e la facilitazione dei tesseramenti dei giocatori in arrivo da Russia e Ucraina anche laddove le affiliazioni sono chiuse, e cancellando la regola che impedisce a un calciatore di cambiare squadra più di due volte.

CHI E' ANDATO VIA

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La Fifa ha studiato la materia e ha risposto con le limitazioni indicate, comprensibili perché le squadre russe e ucraine non possono perdere completamente giocatori per i quali hanno speso milioni di euro. Certo è che per i club europei si aprono possibilità di rinforzi temporanei importanti in termini di rapporto qualità-prezzo. Al momento dalla Russia oltre agli ucraini sono andati via il brasiliano Pablo dalla Lokomotiv e 8 giocatori dal Krasnodar: il nazionale svedese Victor Claessen, il francese Cabella, l’Under 21 norvegese Botheim, il brasiliano Kaio, il belga Wamberto, il colombiano Cordoba pagato 20 milioni di euro la scorsa estate, l’ex nazionale ecuadoregno Cristian Ramirez, il nazionale paraguaiano Junior Alonso. In Ucraina tra gli altri c’erano i 13 brasiliani dello Shakhtar Donetsk, e gli stranieri della Dinamo Kiev, tra i quali citiamo l’uruguaiano con passaporto italiano De Pena, il nazionale polacco Kedziora, il brasiliano Vitinho. Giocatori di valore, allenati, rifugiatisi nei rispettivi Paesi e alla ricerca di un impiego in attesa di capire cosa succederà a livello politico in Russia e in Ucraina. Il mercato per loro e per tutti gli stranieri ancora in Russia può riaprirsi, e qualche club rafforzarsi per il raggiungimento dei propri obiettivi stagionali.

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