Il francese racconta alla Bbc la sua difficile adolescenza: "A volte chiedevo l'elemosina e vendevo droga, la svolta quando sono arrivato in Italia"
"Il calcio mi ha salvato". Non ha difficoltà ad ammetterlo, Patrice Evra, quando ricorda l'adolescenza. Una vita fatta di povertà, abusi e azioni ai limiti della legalità prima di sfondare nello sport, come ha raccontato l'ex giocatore di Manchester United e Juventus durante Freeze The Fear, programma della BBC. "Prima di intraprendere questa carriera chiedevo spesso l'elemosina davanti ai negozi e vendevo droga. A volte a mezzanotte i McDonald's buttavano tutti i panini freddi, io e i miei amici ci arrampicavamo sui bidoni e frugavamo nella spazzatura per mangiarli. Quando mio padre è andato via, è stato il caos. Ci sono alcune cose di cui non vado orgoglioso" ha ammesso il francese.
GLI ABUSI
—Come aveva già precedentemente rivelato nella sua autobiografia, I love this game, a 13 anni aveva subito abusi sessuali dal preside della sua scuola: "Ho convissuto con il trauma, sono fatto così. Molti uomini hanno una certa mascolinità tossica, per cui piangere diventa una debolezza e io non ho mai fatto entrare nessuno in questa storia. Poi quando perdi fiducia nell'autorità, non sei in grado di fidarti di nessuno". Solo dopo diversi anni Evra ne ha parlato con la famiglia, sentendosi in colpa per non aver collaborato con le forze dell'ordine che lo avevano contattato per indagare su quest'uomo, dopo alcune accuse di violenza sessuale su altri bambini. Ma allora non era riuscito a confessare la propria esperienza.
NUOVA VITA IN ITALIA
—La svolta è arrivata quando è stato notato da alcuni osservatori italiani. Poteva giocare nelle giovanili del Torino o misurarsi subito tra i professionisti in Serie C con la maglia del Marsala. Scelse la Sicilia: "Quando avevo 17 anni mi sono trasferito in Italia, ricordo che entrai nella mia stanza e trovai una tuta. Ho chiamato mia madre, le ho detto che questo era il paradiso: le persone mi servivano da mangiare, avevamo due forchette e due coltelli". L'anno successivo passò al Monza in Serie B, dove però non trovò molto spazio. Fece così ritorno in Francia, al Nizza, in seconda divisione. Da lì fu acquistato dal Monaco e successivamente dal Manchester United. Quindi, nel 2014 il trasferimento alla Juventus dove ha giocato due anni e mezzo vincendo due scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Dopo le parentesi al Marsiglia e al West Ham, si è ritirato nel 2018.
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