La conferenza stampa di presentazione di Cristiano con l'Al Nassr: "Mi volevano in Brasile, in Australia, negli Stati Uniti, in Portogallo. Ma avevo dato la mia parola a questo club perché credo in una possibilità di cambiamento per questo paese"

L'Arabia Saudita non è la latitudine migliore, per sperimentare il calcio ad alti livelli di cui Cristiano Ronaldo per anni è stata la massima espressione. Ne ha mostrato una certa consapevolezza, durante la presentazione come calciatore dell'Al Nassr, ponendo l'accento sull'impatto sociale della sua scelta. "È una sfida per me, per il futuro, per le donne e i giovani di questa zona del mondo. Proverò a cambiare la mentalità delle prossime generazioni, aiutarla a sviluppare per la crescita del movimento, a cominciare dal settore femminile. Voglio dare prospettive diverse a questa squadra" ha spiegato il portoghese.

L'abbraccio

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L'accoglienza, per un campione della sua portata, è stata davvero speciale: "La gente mi ha entusiasmato, la mia famiglia è molto felice. Sono contento di affrontare quest'avventura, in Europa il mio lavoro era finito ed era arrivato il momento di quest'opportunità in Asia. Molti club, dall'Europa all'America, in Australia, in Brasile e in Portogallo mi hanno cercato, ma avevo dato la mia parola all'Al Nassr. Critiche? Ho battuto tanti record in Europa, ora voglio farlo anche qui. Per me è una cosa normale. Non sono venuto qui per finire la carriera, non mi preoccupo di quello che possa pensare la gente". La nazionale saudita è stata una delle rivelazioni del Mondiale, dopo l'inaspettato successo sull'Argentina nella fase a gironi. "Negli ultimi 10-15 anni qui sono cambiate molte prerogative, si è alzato il livello di competitività e l'Arabia è stata l'unica a battere i campioni del Mondo. Il calcio si è evoluto e so che mi divertirò. Voglio aiutare il club, sorridere e giocare" ha concluso Cristiano Ronaldo.

Parla Garcia

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Accanto a lui c'era Rudi Garcia, che ha commentato così l'arrivo di CR7. "Sono sorpreso da tutta questa affluenza in sala stampa, dopo le partite in genere ci sono solo 3-4 giornalisti. Cristiano è uno dei migliori calciatori della storia, è una leggenda e siamo onorati di potergli dare il benvenuto. Sono sicuro che per il campionato e il regno dell'Arabia Saudita sia una cosa fantastica. Durante la mia carriera ho scoperto che i fenomeni come lui sono i più facili da allenare. Posso imparare da Ronaldo, è un esempio e condividiamo la stessa voglia di vincere per far divertire i tifosi dell'Al Nassr" ha detto l'allenatore.

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