Seconda sconfitta in campionato per i Seagulls, che cadono sul campo dei Villans sotto i colpi di uno scatenato Watkins (tripletta più un assist)

Dal nostro inviato Davide Chinellato @ dchinellato

Dov’è finito il Brighton? Non era al Villa Park di Birmingham, dove la squadra di De Zerbi ha incassato un devastante 6-1 dall’Aston Villa, la peggiore sconfitta col tecnico italiano in panchina. I gabbiani sono stati surclassati dall’inizio alla fine, demoliti dalla tripletta - sotto gli occhi del c.t. Southgate - dello scatenato Ollie Watkins (50 reti in carriera coi Villans, più l’assist per il 5-1 di Jacob Ramsey e lo zampino anche nel 6° gol, firmato da Douglas Luiz al 97’), cancellati dalla fisicità della squadra di Emery e mai capaci di reagire. In campionato è il primo stop dopo tre vittorie, ma complessivamente è il terzo nelle ultime 4 gare in tutte le competizioni, con l’aggravante stavolta del disastro difensivo. Sintomo che qualcosa non funziona, qualcosa che De Zerbi deve correggere in fretta: in arrivo c’è la trasferta di Marsiglia giovedì nel girone di ferro dell’Europa League e la visita all’Amex Park domenica dello scatenato Liverpool.

le chiavi

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Il Brighton ha cominciato la partita da terzo in classifica nella scia di City e Liverpool ma ha giocato da terzultimo. March e Mitoma troppo schiacciati in fase difensiva, troppi errori nella ragnatela di passaggi diventata il marchio di fabbrica della squadra di De Zerbi, gli attaccanti del primo tempo (Evan Ferguson e Danny Welbeck) completamente nulli, la difesa disastrosa. La squadra sembra risentire a livello più mentale che fisico dei tanti impegni: De Zerbi, tolta l’emergenza in mezzo al campo che l’ha costretto a lanciare da titolare il 18enne Jack Hinshelwood (ai primi veri minuti in carriera in Premier), ha gli uomini per continuare a cambiare la squadra come sta facendo, ma non riesce a trovare la formula giusta per dare al Brighton gioco e risultati che aveva prima che il calendario si infoltisse. Stanno mancando gli uomini chiave (anche Mitoma, decisivo la settimana scorsa col Bournemouth, ha girato a vuoto), sta mancando il Dna della squadra, il gioco. Tutto il contrario dell’Aston Villa, che con Nicolò Zaniolo uomo copertina (del Match Programme distribuito nel prepartita, in campo l’azzurro si è fatto notare senza eccellere) centra la terza vittoria di fila e aggancia il Brighton a quota 15 in classifica. Watkins ha dimostrato con tre gol di qualità perché l’Aston Villa sta facendo di tutto per blindarlo, la squadra in generale di sapere come mettere a nudo le debolezze avversarie: Zaniolo, rimpiazzato al 56’, è sempre più integrato negli schemi di Emery: parte da sinistra, scambia spesso posizione con Watkins o Diaby, altro arrivo dell’estate, cerca di rendersi utile anche sotto porta in zona gol. I Villans erano reduci dalla deludente eliminazione al 3° turno di Carabao Cup per mano dell’Everton ma l’hanno clamorosamente cancellata con la miglior partita della stagione.

la partita

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L’inizio del Brighton è così disastroso che è già sotto 3-0 prima della mezz’ora. Watkins colpisce prima all’11’, illuminato da un passaggio da destra di Cash, poi raddoppia al 21’, dominando Veltman (il cui errore in passaggio aveva innescato la ripartenza Villans) e trovando l’angolo giusto per superare Steele. Il 3-0, al 26’, è una sfortunata autorete di Estupiñán, che mette alle spalle del proprio portiere per anticipare Zaniolo. De Zerbi sembra sul punto di esplodere mentre cammina verso gli spogliatoi dopo il peggior primo tempo della sua gestione: rientra lasciando negli spogliatoi Ferguson e Welbeck, completamente nulli e rimpiazzati da Fati e João Pedro, ed Estupiñán, sostituito da Lamptey. La scossa arriva subito: al 50’ Fati segna il suo primo gol in Premier su assist di João Pedro. Non dura, perché al 65’ il Villa Park sta di nuovo esultando per un gol dell’incontenibile Watkins, che tocca quota 50 in carriera con l’Aston Villa grazie alla collaborazione di Webester. L'attaccante è così in stato di grazia che all’85’ ispira anche il pokerissimo di Ramsey e poi al 97’ il sesto gol, firmato da Douglas Luiz che raccoglie un suo tiro respinto da Steele. E che certifica, tra i cori dei tifosi di casa, l’incubo del Brighton di De Zerbi.

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