Sprofonda il Foggia. I rossoneri perdono 4-1 a Giugliano e incassano la quinta sconfitta nelle ultime sette partite, la seconda consecutiva dopo lo scivolone nel derby con il Taranto. Non bastano sacrificio e buona volontà per sopperire a oltre settantadue minuti di inferiorità numerica, dovuta all’espulsione al 18’ di Di Noia, maldestro nel commettere fallo e beccare il secondo giallo in pochi secondi per proteste. Una punizione che vanifica anche un ottimo inizio dei rossoneri, capaci di produrre un discreto gioco e un gol di vantaggio, segnato da Embalo su imbeccata del neo acquisto Millico. Negli ultimi cinque minuti del match i rossoneri prendono tre reti e gettano alle ortiche una partita fatta di sacrificio e ordine. Non solo. Adesso vedono i fantasmi di una classifica che si fa allarmante.

FORMAZIONE – Coletti sceglie il 4-2-3-1 con Nobile in porta, Salines, Fiorini, Carillo e Rizzo in difesa; centrocampo a due con Marino e Di Noia. La grande novità è in attacco dove esordisce da titolare il neo acquisto Millico, prelevato dall’Ascoli. Il fantasista scuola Torino parte da sinistra nel terzetto di mezzepunte completato da Schenetti e Embalo. Tonin è l’unica punta.

PRIMO TEMPO – L’inizio è tutto rossonero e all’8’ il Foggia passa in vantaggio. Schenetti recupera palla a centrocampo, serve Millico a sinistra, l’attaccante arriva sul fondo e crossa morbido sul secondo palo per Embalo, che in mezza rovesciata segna. Uno a zero e Foggia padrone del campo. Al 17’ il Giugliano si fa vedere in attacco con una girata dalla distanza di De Sena, parata da Nobile. Niente di trascendentale ma l’episodio-chiave della partita arriva un giro di lancette più tardi. Al 18’, infatti, il Foggia resta in dieci per un doppio giallo mostrato a Di Noia. Il centrocampista prima viene ammonito per un fallo al limite dell’area, poi rimedia il secondo giallo e di conseguenza il rosso per reiterate proteste. Ogni buon proposito dei rossoneri salta. Coletti arretra temporaneamente Schenetti in mediana, passando al 4-2-3 ma adesso è il Giugliano a poter fare la voce grossa. Al 25’ ci riprova De Sena con un bel tiro a incrociare su palla scodellata in area da un compagno, ma il destro al volo esce di poco a lato. Coletti corre ai ripari. Il sacrificato è Schenetti che lascia spazio a Frigerio, nel tentativo di dare più consistenza alla linea mediana. Il Foggia riacquista metri e al 32’ si fa anche pericoloso ripetendo l’azione del gol. Millico tiene palla, arriva sul fondo e da sinistra mette al centro per Embalo, la cui girata viene murata in angolo da un difensore. Il Foggia sembra trovare nuovi equilibri, il Giugliano li scombina con il gol del pareggio. Lo segna al 35’ il baby-talento Ciuferri, che gira di sinistro al volo un cross di Yabrè. La palla sbatte a terra e disegna una parabola che supera il portiere del Foggia proteso in tuffo. Uno a uno. Un minuto dopo il Foggia prova a reagire con un sinistro dal limite di Andrea Marino che non va molto distante dal palo, ma è un lampo o poco più nelle calanti tenebre della partita. Il Giugliano ha metri e spazi buoni per rendersi pericoloso Al 39’ Oviszach ci prova dai venti metri, ma la posizione defilata non aiuta la precisione nella mira e la palla si alza sulla traversa. L’esterno sinistro ci riprova anche al 43’ con una stilettata al volo dal limite, ma il portiere para in due tempi.

SECONDO TEMPO – Al rientro in campo dopo l’intervallo non c’è più Fiorini, rilevato da Riccardi. La prima azione pericolosa è del Giugliano con il solito Ciuferri che in azione solitaria salta un avversario e sfiora il palo con un rasoterra diagonale che esce di poco a lato. Al 63’ altro sussulto campano con Gladestony. Il brasiliano entra in area, riceve palla spalle alla porta, si gira e calcia, centrando l’esterno della rete. Al 66’ altro cambio nel Foggia con Beretta che sostituisce Embalo e si prende il centro dell’attacco. Gli fa spazio Tonin che viene dirottato largo a destra. Non cambia il modulo. La partita sembra calmarsi fino quasi a spegnersi. Di azioni pericolose non c’è traccia, anzi, il Foggia sembra gestire il risultato senza affanni. Ma non ha fatto i conti con Sorrentino, lanciato nella mischia a partita in corso dal tecnico Bertotto. All’81’ il Giugliano passa. Calcio d’angolo dalla destra, colpo di testa proprio del neoentrato Sorrentino e palla che beffa un Nobile non impeccabile. All’86’ il Giugliano triplica e Sorrentino fa doppietta. Il calciatore campano appoggia in rete dal limite una respinta centrale di Nobile sul quale il reparto difensivo non è tempestivo nel respingere o chiudere. Nel finale il portiere e la difesa rossonera la combinano grossa e regalano palla al subentrato Ibou Balde Balde, ex della partita, che tutto solo e indisturbato entra in area e infila la porta sguarnita. Quattro a uno e partita finita. Al De Cristofaro è notte fonda.

FONTE FOTO: Federico Antonelli – Calcio Foggia 1920

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