E’ rammaricato l’allenatore della Vibonese Gaetano D’Agostino al termine della gara persa dai suoi malamente contro il Foggia. Ecco le sue dichiarazioni:

Il cambio modulo? Volevo schermare Petermann che so che ha un ottimo piede e poteva metterci in difficoltà con i suoi cambi di gioco e nell’uno contro uno. E nel primo quarto d’ora avevamo anche cominciato bene, ripartendo in un po’ di occasioni attaccando con Basso lo spazio che lasciava il loro terzino (sul fianco sinistro del Foggia, ndr). Il problema è che dopo che abbiamo subito il gol per errore nostro sono subentrati i nostri limiti caratteriali e non siamo rientrati in partita. E questo per me è un problema di mancanza di esperienza e di malizia, del resto non tutti i nostri giocatori hanno giocato in questo girone. Così si sono susseguiti tutta una serie di errori, la squadra si è allungata e siamo finiti sotto. Nel secondo tempo passando al 3-5-2, peraltro con due esterni offensivi come Grillo e Senesi, siamo stati più offensivi che nel primo tempo ed è venuto fuori il carattere, siamo stati bravi con le preventive e abbiamo rischiato di segnare il 4 a 3 che ad un quarto d’ora dalla fine avrebbe riaperto la partita. Invece abbiamo preso il 5 a 2 su un altro errore nostro che mi ha fatto girare un po’ le scatole.

Se contiamo sul mercato di gennaio? A questa domanda non posso rispondere, anche se mi piacerebbe tanto farlo. Ma credo che sia necessario che ne parli con Presidente e col Direttore, per capire anche se il problema sono io. Io non mi nascondo dietro nessuno e ci metto sempre la faccia nel bene e nel male, soprattutto nel male. Spesso nel calcio è l’allenatore a pagare dazio perchè è più semplice che stravolgere una squadra, però a prescindere che io possa restare o meno io credo fortemente che questo gruppo abbia bisogno di un aiuto, non tanto sul piano delle caratteristiche tecnico-tattiche quanto su quello della personalità. Questo è un girone in cui è necessario avere nello spogliatoio almeno quattro figure con un po’ di “pelo sullo stomaco”, altrimenti, a prescindere da come giochi, farai sempre fatica.

Giancarlo Pugliese

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Foto ph. Potito Chiummarulo

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